Fatture false per 2 milioni Concessionario a processo

Asolo. L’amministratore della System Car nei guai per operazioni inesistenti Per l’accusa: documenti emessi per evadere le imposte sui redditi e l’Iva
Di Fabio Poloni
20070404 - ROMA - CRO - FISCO: NEL 2006 743.012 CONTROLLI, NEL 2007 SARANNO 858 MILA - Un militare della Guardia di Finanza al lavoro in un 'immagine d'archivio. In crescita le verifiche ispettive ..della Guardia di Finanza nei confronti dell'evasione fiscale. Nel 2006 ci sono stati 743.012 controlli (+14 per cento rispetto al 2005); nel 2007 saliranno a 858 mila. Il dato e' emerso nell'ambito della presentazione del rapporto annuale 2006 della Guardia di Finanza. FRANCO SILVI/ANSA/BGG
20070404 - ROMA - CRO - FISCO: NEL 2006 743.012 CONTROLLI, NEL 2007 SARANNO 858 MILA - Un militare della Guardia di Finanza al lavoro in un 'immagine d'archivio. In crescita le verifiche ispettive ..della Guardia di Finanza nei confronti dell'evasione fiscale. Nel 2006 ci sono stati 743.012 controlli (+14 per cento rispetto al 2005); nel 2007 saliranno a 858 mila. Il dato e' emerso nell'ambito della presentazione del rapporto annuale 2006 della Guardia di Finanza. FRANCO SILVI/ANSA/BGG

ASOLO. È accusato di aver emesso fatture per operazioni inesistenti. Una montagna: valore oltre un milione e mezzo di euro nel 2006, altri 776 mila euro l’anno precedente. Alberto Busnardo, amministratore della “System Car” di Asolo, è finito a processo per violazione dell’articolo 8 del decreto legislativo 74 del 2000. In caso di condanna rischia una pena severa: da un anno e sei mesi a sei anni, come previsto per «chiunque, al fine di consentire a terzi l’evasione delle imposte sui redditi o sul valore aggiunto, emette o rilascia fatture o altri documenti per operazioni inesistenti».

A beneficiare delle false fatture, secondo la Procura, sarebbe stata Cristina Titotto, il cui nome è già finito al centro di vicende giudiziarie relative alle auto. Di recente la trentenne ha patteggiato una pena a otto mesi e 20 giorni per una vicenda di auto “fantasma” dietro una truffa da oltre tre milioni di euro. I soldi venivano pagati dalle assicurazioni dopo le finte denunce di furto di auto in realtà già rottamate. Verissima la truffa, altrettanto le pene: hanno patteggiato in dodici, con pene che vanno dai cinque mesi a un anno e dieci mesi. Nella vicenda era finito anche un nome noto soprattutto ai lettori di rotocalchi di gossip: Luca Dorigo, ex “tronista” televisivo ed ex fidanzato di Melita Toniolo. A capo della banda, il vicentino Paolo Stevan, la pena maggiore: un anno e dieci mesi di reclusione. Le indagini erano state condotte dalla Guardia di finanza. La contestazione per gli imputati era quella di aver gestito o partecipato a un traffico di vetture di lusso esistenti solo sulla carta, e di aver raggirato società di leasing e compagnie di assicurazione. Questo il meccanismo della truffa: due società con sede nella Repubblica Ceca vendevano in Italia auto-fantasma (già rottamate all'estero perché distrutte in incidenti stradali, oppure circolanti negli Stati Uniti). Gli acquirenti (privati o ditte) immatricolavano le vetture, con la complicità di funzionari della Motorizzazione, presentando documenti fasulli. Le auto venivano poi cedute a ignare società di leasing trasmettendo soltanto i documenti, senza il passaggio materiale del mezzo. A quel punto un privato, complice dell’organizzazione, prendeva l’auto in leasing per denunciarne alcuni mesi dopo il furto. Furto in realtà mai avvenuto: la vettura extralusso non era mai esistita.

Le due vicende sono intrecciate: alla prossima udienza del processo a carico di Busnardo sarà chiamata a testimoniare proprio Cristina Titotto. In realtà si sarebbe dovuta presentare già ieri: la prossima volta, per sicurezza, il giudice ha disposto che siano i carabinieri ad andare a prenderla a casa e accompagnarla in tribunale.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso