Estradizione di Zuluaga, respinto il ricorso della difesa

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla difesa di Julio Cesar Aguirre Zuluaga contro il nuovo mandato di cattura europeo inoltrato dalla procura della Repubblica, nei confronti...
Passerini Treviso Processo Zuluaga tribunale treviso
Passerini Treviso Processo Zuluaga tribunale treviso

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla difesa di Julio Cesar Aguirre Zuluaga contro il nuovo mandato di cattura europeo inoltrato dalla procura della Repubblica, nei confronti dell’uomo che stuprò una giovane in via Dandolo all’alba del 24 ottobre 2011.

La procura di Treviso, infatti, aveva chiesto e ottenuto a carico del colombiano un nuovo mandato d’arresto europeo perché deve scontare una pena di 6 anni e 2 mesi per la violenza sessuale perpetrata ai danni di un’amica della madre nella zona del Montebellunese. L’ordine di cattura ha valenza internazionale ed è efficace anche nei Paesi al di fuori dell’ Unione Europea e nel caso in cui dovesse essere rintracciato si procederà con una richiesta di estradizione.

Il colombiano, com’è noto, fu scarcerato dal carcere di Piacenza alcuni mesi fa dopo aver scontato una sola condanna. Scarcerato per espiazione della pena di 7 anni e 4 mesi per lo stupro di una studentessa 21enne nei pressi del sottopassaggio ferroviario di via dandolo. Ma in cella, Zuluaga avrebbe dovuto rimanerci ancora a lungo, perché su di lui pendeva anche l’altra condanna, ancora per una violenza sessuale, commessa a Montebelluna, un anno prima di quella di Treviso, ai danni di una 45enne.

Una condanna che era stata dichiarata però non eseguibile. Il 15 settembre scorso, infatti, Zuluaga era tornato libero grazie a un cavillo che era stato oggetto di una controversia tra i magistrati italiani e quelli francesi, legato al mandato d’arresto europeo con il quale, nel 2011, undici giorni dopo lo stupro di via Dandolo, il colombiano era stato arrestato in Francia mentre tentava di arruolarsi nella Legione Straniera.

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