È morto De Nardo il “re” del gelato a capo di Lineagel

Aveva 84 anni. Stroncato in due giorni da una polmonite Dalla Fiera di Longarone al boom dell’export in Germania

Sabato scorso stringeva mani e salutava amici al concerto organizzato dall’associazione del figlio Claudio. Poi la polmonite, fulminante a gravissima, che ha reso necessario un disperato quanto inutile ricovero in ospedale. È morto in appena due giorni Mario De Nardo, storico fondatore della Lineagel, l’azienda specializzata nella produzione di cialde e prodotti per la gelateria che ha fatto grande la Marca.

De Nardo è mancato ieri mattina al Ca’ Foncello, aveva 84 anni e una storia di vita e d’impresa fatta di tanti sacrifici ma anche tanta convinzione e gentilezza. Lo ricordano così i parenti, ma anche gli amici che l’avevano conosciuto e seguito sia negli anni del boom, che in quelli durante i quali, con il figlio Claudio, è riuscito a dare spessore e forza all’impresa nata dall’inventiva di Vittorio De Nardo, padre di Mario, che negli anni Trenta iniziò a costruire macchine per fare cialde da gelato. Mario, che da piccolo guardava papà lavorare, diventato adulto coltivò la sua idea con passione e serietà, aiutando il padre a dar vita alla Dolciaria De Nardo negli anni Sessanta e poi decidendo di aprire con le sue forze Lineagel. Era il 1976, la Marca pensava in grande e De Nardo, con il figlio, decise di spingere sull’acceleratore sostenendo il gelato di Marca e l’export di prodotti e professionalità. Di qui la fondazione della Fiera di Longarone e l’impegno che ha dato fama ai gelatieri trevigiani in Germania.

«Era un uomo cordiale, buono, disponibile» racconta il figlio Claudio, «un professionista che basava la sua vita su pochi ma importanti valori: famiglia e lavoro su tutti». In azienda di mattina presto fino agli ultimi tempi, «un imprenditore vecchio stampo» tanto da meritarsi anche il titolo di Cavaliere del Lavoro. De Nardo si divideva tra la sua Linea gel, lo sport e la caccia. Le sue due passioni da relax. Studente al Collegio Pio X, amico e compagno di serate di Giancarlo Gentilini, con lui aveva condiviso molte emozioni e tanti ricordi ma mai la carriera o l’interesse per la politica. «Non gli interessava» raccontano «i familiari, non era il suo».

Difficile, per tutti, accettare la sua scomparsa improvvisa. Tante le persone che in queste ore si stanno dimostrando il loro affetto alla famiglia, dipendenti compresi. I funerali verranno celebrati venerdì alle 10.30 a Ponzano Veneto, il comune che ha assistito alla crescita e forza di un imprenditore e di una famiglia. De Nardo lascia la moglie Mara, i figli Claudio e Annalisa e i nipoti. (f.d.w.)

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