Docente assenteista, arriva il supplente. I sindacati: «Cambiare subito le regole»

La dirigente del Palladio chiarisce: «Impossibile purtroppo farlo prima». Intanto i sindacati chiedono un cambio delle norme 

Mattia Toffoletto
L'istituto tecnico Palladio
L'istituto tecnico Palladio

Un insegnante che mette piede in aula per la miseria di 34 giorni (fra settembre 2023 e febbraio 2024) negli ultimi due anni scolastici e un supplente che ha potuto prendere servizio solo questa settimana.

È il paradosso della vicenda del docente assenteista del Palladio (residenza nel Casertano) licenziato dal Provveditorato, dopo aver sommato circa 300 giorni di assenza fra malattie brevi e ingiustificate negli anni scolastici 2023-24 e 2024-25.

Un caso limite che spinge i sindacati a chiedere un cambio delle regole. E su cui si sofferma la stessa preside dell'istituto, Rita Salvadori, ritrovatasi suo malgrado a gestire la patata bollente: «Con malattie sotto i 10 giorni e assenze ingiustificate non è possibile chiamare un supplente», commenta la dirigente, «l'avessimo fatto avremmo rischiato una contestazione per danno erariale alla Corte dei Conti. La normativa, così com'è, tutela paradossalmente più il docente assenteista che il diritto allo studio dei ragazzi».

Assente per 300 giorni in due anni, licenziato un prof del Palladio di Treviso
L’istituto Palladio di Treviso (FotoFilm)

Così gli studenti hanno tirato un sospiro di sollievo, quando hanno appreso che l'insegnante di progettazione, mai più visto a scuola da marzo 2024, è stato licenziato dall'Ufficio scolastico.

Il licenziamento di questi giorni, permetterà così l'insediamento del supplente, dopo che negli ultimi 12 mesi il buco era stato coperto con personale interno e di potenziamento.

«L'insegnante licenziato aveva una terza, una quarta e quinta del serale, indirizzo per geometri. Finalmente i ragazzi, penso anzitutto ai maturandi, troveranno un po' di continuità: il supplente, già in servizio, è un professionista serio», aggiunge la dirigente Salvadori, che guida il Palladio da settembre.

E sulla casistica che impediva la nomina del supplente, intervengono i sindacati. Invocando un cambio nella normativa da parte dell'amministrazione pubblica. «Sono regole da modificare, bisogna eliminare il vincolo dei 10 giorni per le assenze per malattia», l'appello di Marco Moretti, segretario Cgil Scuola Treviso, «è una vergogna.

A rimetterci sono gli altri docenti in servizio, costretti a vedere aumentare i carichi di lavoro, e soprattutto gli studenti. Viene meno la continuità dell'insegnamento». Salvatore Auci, dello Snals: «Il cortocircuito è a monte, la colpa è dell'amministrazione che consente che un quarto del personale sia precario. E vanno cambiate anche le norme sulle supplenze: perché non permetterle sotto i 10 giorni?».

Il docente assenteista ha infilato nel 2023-24 oltre 100 giorni di assenza (40 ingiustificati), poi nell'anno scolastico corrente le ingiustificate hanno superato i 170 giorni. 

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