Delitto dell’enologo scende in campo anche una medium

La sensitiva che si trovava a Itri nei giorni dell’omicidio ha inviato ai carabinieri l’esito delle sue “percezioni”

CONEGLIANO. Omicidio Cappia: nelle mani degli inquirenti anche le poesie in rima baciata di una sensitiva originaria di Itri e residente a Torino. Non si tralascia nulla nel tentativo di far luce sul delitto dell’enologo coneglianese freddato da un colpo di pistola e poi bruciato all’interno della sua auto a Itri, in località Porcignano in provincia di Latina. I carabinieri hanno esaminato anche gli iscritti della medium che aveva annunciato la sua disponibilità a dare una mano nella soluzione del giallo. Si tratta di una donna che si fa chiamare Gabriella che si trovava ad Itri nei giorni che hanno preceduto il brutale assassinio. Nel suo blog www.cronacainvestigativa.blogspot.com Gabriella racconta in versi quello che dice di sapere sul caso, spiega le ragioni che, a suo dire, avrebbero portato l’assassino ad impugnare la pistola. In alcuni passaggi la donna descrive situazioni scomode di cui l’enologo coneglianese sarebbe venuto a conoscenza, storie legate anche al traffico di droga, di cui si sarebbe trovato ad essere –suo malgrado – testimone. « Il movente è stato farlo tacere perché lui era stanco di mantenere il segreto delle cose di cui era venuto a conoscenza nel tempo», spiega la sensitiva che si definisce un investigatore psichico, «Il mandante fa parte di cosche mafiose. Ulrico sapeva perché aveva visto...proprio per questo non voleva più tacere ed era diventato scomodo. Aveva detto a qualcuno che voleva denunciare la cosa». E la sensitiva attraverso le sue poesie ha dato una serie di indicazioni anche su chi ha ucciso Cappia la notte del 4 settembre. «Il killer non si nasconde, fa parte di un bel gruppetto di insospettabili che gestiscono svariate attività alla luce del sole», dice la donna, «Non sono in grado di descrivere fisicamente il Killer ma Ulrico in una connessione lo chiama "l'insospettabile"». Gabriella afferma di essere venuta a conoscenza di quei dettagli semplicemente connettendo i suoi due emisferi cerebrali in contemporanea, «attivando automaticamente le onde theta che generalmente si attivano in fase di meditazione profonda, quando si e creativi, sotto ipnosi, etc..». Ma a suggerirle alcune risposte sarebbe anche la vittima: «Succede che sia anche il defunto ad intervenire», dice la medium, «avverto Ulrico molto determinato a far catturare i responsabili. Direi che come spirito è determinato a non andare via da qui fino a quando non ha visto i suoi assassini in carcere, anche se lui vuole vederli dietro le sbarre affinché non commettano più cose di questo tipo». Una volta ricevuto il messaggio, la donna lo trasforma in versi. Gli scritti vengono poi inviati a coloro che seguono le indagini: «Gli inquirenti prendono atto mano mano di quello che gli arriva e spero vivamente che lo prendano in considerazione», dice la sensitiva che si è occupata anche di altri omicidi. Gli inquirenti, dunque, non tralasciano nulla ma le indagini si concentrano nell’ambito lavorativo. Gli uomini del comando provinciale di Latina stanno scandagliando i rapporti professionali avuti da Ulrico Cappianegli ultimi anni. Nel registro degli indagati, al momento c’è però solo un nome: quello di un operaio di Itri, ex dipendente dell’azienda il cui la vittima lavorava come consulente. I militari hanno posto sotto sequestro la sua auto il giorno dopo l’omicidio e il veicolo è stato esaminato dai Ris.

Renza Zanin

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