De Berti: «Tangenziale di Treviso, i soldi ci sono e per il Terraglio Est appalto nel 2022»

L’assessore regionale assicura: il quarto lotto previsto nel primo contratto di programma di Anas-Veneto Strade

TREVISO. «Il quarto lotto della tangenziale sarà nel primo contratto di programma una volta che Anas sarà entrata in Veneto Strade». Ad annunciarlo è l’assessore alle Infrastrutture della Regione Veneto Elisa De Berti a margine dell’avvio dei lavori della rotatoria sulla Postumia Romana, giovedì a Villorba.

In queste settimane il sindaco Mario Conte e il vicesindaco Andrea De Checchi hanno messo in chiaro qual è il primo obiettivo infrastrutturale della città, una volta che sarà portato a casa il secondo tratto del Terraglio Est.

Il quarto lotto della tangenziale, che collegherà Castellana e Feltrina, è indispensabile secondo la giunta Conte, che in queste settimane ha tenuto contatti frequenti proprio con Anas. Infilandosi però in una questione societaria non ancora completamente dipanata, e facendo indispettire Veneto Strade.

«Anas entrerà in Veneto Strade, che continuerà a gestire la viabilità riclassificata con le risorse di Anas. La società ha confermato due settimane fa la volontà di completare l’operazione e ha avviato la procedura per l’autorizzazione da parte della holding di Ferrovie dello Stato», chiarisce l’assessore De Berti.

«Nel primo contratto di programma chiederemo vengano inserite le risorse per la progettazione definitiva ed esecutiva del quarto lotto, e a seguire la sua realizzazione», puntualizza. Un’opera costosissima: il progetto preliminare stima in 54 milioni la spesa per collegare l’uscita sulla Castellana con la Feltrina all’altezza dell’area tra il Toys e il Lando.

Il quarto lotto è opera indispensabile per la giunta, ma ha diviso due quartieri: San Giuseppe la invoca come panacea di tutti i problemi di traffico, Monigo invece è terrorizzato dall’impatto della strada, che taglierebbe in due il quartiere. Ma sta diventando argomento divisivo anche tra il Comune e Veneto Strade. In questi mesi infatti la giunta, come detto, ha sempre parlato con Anas, e mai con Veneto Strade, nonostante con la società della Regione i contatti siano stati frequenti soprattutto per il Terraglio Est. Insomma: come se Anas avesse già i cordoni della borsa all’interno Veneto Strade.

Una condotta che però poco convince il direttore generale della società veneta Silvano Vernizzi: «In questi mesi si è parlato molto dell’operazione con Anas, ma ad oggi non è previsto nessun passaggio del testimone nella gestione delle strade a breve termine. L’ente gestore in ogni caso sarà unico e resterà Veneto Strade», conferma Silvano Vernizzi, «Non verremo inglobati dall’Anas. Quindi il Comune di Treviso per il quarto lotto dovrebbe parlare con la Regione in primis, non so perché si rivolga ad Anas, e non so che risposte possa ricevere. Noi ancora non siamo stati interpellati».



Molto più veloce è invece il percorso che porterà alla realizzazione del tratto finale del Terraglio Est, che tra poche settimane dovrebbe entrare nel vivo della valutazione d’impatto ambientale. «Il progetto esecutivo dovrebbe essere pronto entro fine anno, e a inizio 2022 saremo pronti per andare in gara», annuncia l’assessore De Berti. Spesa prevista, questa volta, 20 milioni; ma ad oggi manca ancora il placet della valutazione d’impatto ambientale, la Via, che deve sciogliere le perplessità e i dubbi di associazioni, residenti e della Soprintendenza, per un strada che partendo da via delle Industrie a Casier, dove si ferma il primo tratto, arriverà fino alla rotonda sotto la tangenziale, all’uscita per il Ca’ Foncello, attraversando Sant’Antonino. —


 

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