Dalle passerelle ai furti: l’ex miss di Preganziol patteggia un anno

PREGANZIOL. Undici anni fa era nel pieno della sua bellezza tanto da indossare la fascia di miss Padania, primo passo per una carriera da showgirl che sembrava ormai in discesa in tv al fianco di Fabrizio Frizzi e del giornalista Edoardo Raspelli, con il quale era stata madrina di numerosi eventi enogastronomici. Poi, nel 2012, per Benedetta Mironici, trentaseienne di Preganziol, sono iniziate le prime vicissitudini con il suo compagno dell’epoca, l’imprenditore edile Roberto Fulmine, che venne arrestato dagli agenti della Squadra Mobile per averla picchiata brutalmente durante una vacanza in Kenya.
E ieri è arrivato il patteggiamento a un anno di reclusione perché accusata di furto e ricettazione insieme al compagno Federico Marini, 48 anni. I due erano stati arrestati il 4 luglio scorso perché trovati in possesso duecento chiavi inglesi, cacciaviti e vari materiali per l’edilizia rubati in aziende della provincia. Nel mezzo anche il ritiro della patente.

Ma è tra il 2003 e il 2011 che la bella Benedetta passa da un set fotografico all’altro, protagonista di diversi concorsi di bellezza. Un curriculum riassunto nel suo stesso sito dove si legge che «a miss Italia si classifica come miss “In Gambissima Veneto 2003”, prima classificata a miss “Dea Italiana 2006”, miss “Padania 2007” e miss “Treviso Marathon 2009”». In precedenza aveva partecipato anche a Miss Muretto e Miss Universo.
Era stata anche valletta per la trasmissione condotta da Fabrizio Frizzi “Mi fido di te” su Rai Uno, per poi recitare anche una piccola parte nel film “Gli eroi di Podrute” di Mauro Curreri, regista poi morto tragicamente nel 2011 ucciso a Milano da due colpi di pistola per un debito di 40. 000 euro.
I guai di Benedetta iniziano invece la notte di Capodanno del 2012 mentre si trova in vacanza in Kenya in compagnia dell’allora compagno Roberto Fulmine. Era stata la stessa miss a raccontare quanto avvenuto agli agenti della squadra mobile. «La sera di Capodanno siamo usciti dall’albergo per andare in un locale di Malindi: lui mi ha visto parlare con un altro uomo e ha cominciato ad aggredirmi tanto che gli uomini della security ci hanno cacciato fuori».
Lei è bella e bionda, attira l’attenzione di molti. Si ferma a parlare con uno di loro, qualche battuta nulla di più. Ma Roberto non gradisce. «Mi ha aggredito nel locale, e poi in camera mi ha picchiato selvaggiamente». All’epoca Fulmine finì anche in carcere a Malindi e uscì su cauzione. A processo l’uomo era poi stato assolto dopo che la Mironici aveva ritirato la querela in seguito al pagamento di un maxi risarcimento.
Il 4 luglio scorso è invece l’ex miss a finire agli arresti. Lei e il compagno erano stati sorpresi dalla polizia, avvertita da una residente del quartiere di Sant’Antonino, che aveva visto due persone armeggiare intorno al furgone di un idraulico fermo in strada. Gli agenti erano riusciti a bloccare solo Marini, mentre il complice era riuscito a fuggire. Al volante dell’auto che li aspettava poco distante, c’era la 36enne e nel portabagagli attrezzi di vario tipo. Gli agenti, che li avevano portati in questura, avevano deciso di procedere anche con la perquisizione dell’abitazione di Preganziol nella quale i due, che avrebbero avuto una relazione, convivevano.
E lì la polizia aveva trovato duecento chiavi inglesi, cacciaviti e vari materiali per l’edilizia rubati in aziende della provincia, oltre a una motocicletta Triumph che è risultata essere stata rubata a Jesolo. «Si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, per colpa di frequentazioni scelte male», ha spiegato il suo avvocato Renato Alberini. Frequentazioni che ora le sono costate un patteggiamento a un anno di reclusione.
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