Contro i furti di biciclette al via la punzonatura dei mezzi

«Dobbiamo invertire la tendenza. Se vogliamo che la mobilità alternativa si sviluppi dobbiamo incentivarla: la bici va considerata alla pari di un’auto, stiamo creando le condizioni perché sia sempre di più così». È con queste parole che Andrea De Checchi vicesindaco di Treviso con delega alla mobilità ha presentato ieri una delle iniziative legate al Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) di Treviso.

Si tratta della punzonatura gratuita delle biciclette dei cittadini, per favorirne il rintraccio in caso di furto. Un progetto avviato dalla precedente amministrazione, tramite l’acquisto di un apposito macchinario che associa il telaio della bicicletta al codice fiscale del proprietario, e sviluppato in collaborazione con la Fiab (Federazione italiana amici bicicletta) in una giornata in piazza dei Signori. Da Ca’ Sugana, ora, il passo in più è quello di rendere il servizio cadenzato e regolare: si partirà sabato 30, dalle 10 alle 13, in piazza Borsa. Ma si proseguirà ogni sabato (di aprile e maggio) al comando della Polizia locale in via Castello d’Amore (con la precompilazione di un modulo online) e successivamente ogni 15 giorni. «La punzonatura intende rispondere ad un’esigenza di maggiore garanzia per i proprietari di biciclette, ma è solo la prima di una delle iniziative che avvieremo per facilitare e soprattutto incentivare l’utilizzo della bicicletta: se vogliamo considerarla, come crediamo, una seria alternativa all’automobile dobbiamo trattarla alla pari e pertanto prevederne tutte le garanzie» sostiene De Checchi. Sabato, nella prima giornata dedicata alla punzonatura, verranno pure dati in omaggio dei faretti a led.

La punzonatura permetterà la creazione di una vera e propria anagrafe dei proprietari e dei rispettivi mezzi a due ruote. —

A.B.V.



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