Conegliano ridà a Canzian il premio vinto nel 1968

CONEGLIANO. È partito tutto da lì: da quel palco dell’Accademia, e dalle mani di Pippo Baudo che gli consegnavano lo “Stroppolo d’Oro”, premio del concorso “Microfono ai Giovani” organizzato dal Club dello Stroppolo. Era il novembre del 1968, l’Accademia era stracolma (all’epoca conteneva 900 spettatori), e il 17enne Bruno Canzian, dopo aver cantato “Yesterday” dei Beatles, stringeva tra le mani quel prestigioso stroppolo in oro, il primo premio della gara canora. Da quel momento, Bruno è diventato Red Canzian, è stato protagonista per decenni della scena musicale italiana con i Pooh, e ha realizzato molti dei sogni di quel ragazzino intimorito davanti a Pippo Baudo. Ma ha perso il suo Stroppolo d’Oro, il primo premio della sua carriera.
Forse gliel’hanno rubato (era davvero in oro, e vale una discreta somma di denaro), forse è semplicemente scomparso tra un trasloco e l’altro. Red Canzian, però, a quel premio è particolarmente legato, e ha chiesto al Club dello Stroppolo di riconsegnarglielo. Richiesta accettata senza indugi dal presidente Giuseppe Doimo, che ieri sera, dopo 47 anni da quella notte magica e sullo stesso palco dell’Accademia, ha riconsegnato a Canzian una copia del premio andato perduto. Una copia soltanto, perché lo “Stroppolo d’Oro” non si fa più da decenni, l’orafo che lo aveva modellato è morto, e la scultura oggi è opera del nipote, il cesellatore trevigiano Carlo Gasperini. Il tuffo nel passato ha emozionato (e non poco) lo stesso Doimo, che di quella sera ricorda tutto: «Red Canzian arrivò primo tra i solisti. All’epoca il concorso era tra i più importanti della zona, e l’Accademia veniva letteralmente presa d’assalto. Abbiamo avuto presentatori del calibro di Corrado e di Pippo Baudo, sul palco si sono esibiti gruppi storici. Canzian ci ha detto che quel premio non lo trova più, è possibile che gliel’abbiano rubato perché era cesellato in oro, ma potrebbe averlo perso. Siccome è molto legato a quel ricordo, ha chiesto se era possibile riceverne un altro. E così abbiamo accettato».
Lo Stroppolo ha portato un gran bene a Canzian e ha scritto pagine importanti del costume di Conegliano. Un po’ di rammarico per un presente così diverso da allora? «Oggi è cambiato tutto. L’Accademia per ragioni di sicurezza non può più ospitare 900 persone come a quei tempi. E pensate che era sempre tutta esaurita. Oggi anche gli ospiti si fanno pagare di più, noi siamo riusciti a chiamare Baudo e Corrado ma avevamo molti sponsor, non c’era la crisi, eppure chiudevamo il bilancio appena appena in pareggio».
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