“Closing” di Benetta con l’omaggio al genio Giorgione

Il verbo si fa arte nelle creazioni di Enrico Benetta che espone, ancora per oggi, all’ex panificio Fraccaro, proprio sotto alla torre dell'orologio che domina Castelfranco. In quegli stanzoni che un...

Il verbo si fa arte nelle creazioni di Enrico Benetta che espone, ancora per oggi, all’ex panificio Fraccaro, proprio sotto alla torre dell'orologio che domina Castelfranco. In quegli stanzoni che un tempo hanno ospitato le farine e la vecchia bottega del pane, da più di un mese, si possono “sfogliare” le opere dell'artista trevigiano, raccolte nella mostra “L'attesa... La Tempesta”. Oggi pomeriggio, alle 17, è previsto il Closing, la chiusura dell’esposizione in cui Benetta incontrà ed accompagnerà i visitatori in un viaggio tra le sue opere di chiara matrice giorgionesca. Una sosta speciale sarà fatta davanti alla sua “Pala”, contemporanea omaggio al pittore castellano, ed all’opera “Le tre età dell'uomo” e di fronte all'installazione de “L'attesa...La tempesta”. «L'ispirazione arriva dai colori del Giorgione, dalla pittura veneta, dalla bellezza del paesaggio in cui sono immerso, che non ha eguali» spiega l'autore che ha ideato l'evento insieme a Chiara Casarin, art curator indipendente, ed alla designer Grazia Azzolin. Durante il finissage i tratti distintivi della produzione di Benetta saranno descritti attraverso l'invito all'osservazione di storie, luoghi e personaggi dati da lettere, numeri e simboli che sono il vero filo conduttore dell'arte firmata Benetta. Nella sua personale indagine giorgionesca, lo scultore-pittore ha infatti voluto catturare lo stato d'animo, il senso di attesa e di suspense che caratterizza la produzione del “Zorzon” riadattata ora attraverso una simbologia nuova, quanto inedita. E' così che l'osservatore sarà chiamato a guardare le proposte creative di Benetta con la voglia di leggervi dentro una storia. Sono proprio le lettere dell'alfabeto, riprodotte con carattere Bodoni, la firma inconfondibile dell'artista il cui materiale prediletto è l'acciaio cor-ten, usato per le sculture e capace di trasmettere all'opera una patina di passato che rimanda ai grandi volumi di storie. Una tecnica sviluppata nel corso del tempo e approdata, prima di Castelfranco, anche alla 54esima Esposizione Internazionale d'Arte Biennale di Venezia, nel 2011.

Valentina Calzavara

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