«Claudia, angelo in cielo» Addio a mamma coraggio
Povegliano. Chiesa gremita per l’ultimo saluto alla 34enne stroncata dal male Il parroco: «La sua forza d’animo ci ha toccati». Il sindaco: «Un grande dolore»

POVEGLIANO. Si sono stretti numerosi fino a riempire tutta la chiesa. E altrettanti hanno atteso in piedi fuori nel piazzale, dove non rimaneva più posto, pur di portare l’ultimo saluto a Claudia Cecchetto, la mamma di 34 anni morta il giorno di Capodanno dopo aver lottato per tre anni contro un tumore.
Povegliano ha abbracciato così ieri Claudia, la giovane donna originaria di Selvana e poi di Santa Bona vinta da un male incurabile, lasciando soli il marito Luca Benedet, geometra di Spresiano, con cui era sposata dal 2007 e il figlio, il piccolo Lorenzo di cinque anni. Tanti gli amici e conoscenti giunti anche dai due quartieri di Treviso dove Claudia aveva abitato da bambina e da ragazza.
Il parroco di Povegliano, don Stefano Moino, che ha concelebrato ieri la messa insieme ad altri tre sacerdoti – presenti anche i parroci di Spresiano e Santa Bona – nell’omelia ha ricordato a tutti la semplicità e insieme la straordinaria forza d’animo della giovane mamma che ha commosso tutti nei suoi ultimi giorni di vita.
Pur con l’aggravarsi delle sue condizioni, il giorno di Natale aveva deciso di non darla vinta alla malattia. Per lei il Natale era sempre stato la festa dell’anno più attesa e più cara.
La nascita poi di Lorenzo aveva aggiunto ancora più magia a ogni appuntamento natalizio, nonostante nel 2014, dopo la diagnosi, fosse arrivato il primo intervento chirurgico. Così Claudia aveva scelto di trascorrere la festività insieme al marito, al suo bambino e alla famiglia nella sua casa di Povegliano. Consapevole di voler donare a tutti coloro che l’amavano il suo ultimo saluto.
Il giorno di Santo Stefano le sue condizioni si sono poi aggravate. Fino alle ultime ore di vita in ospedale, sostenuta dalla vicinanza dei famigliari. È ancora il parroco don Stefano a dire grazie alla famiglia di Claudia a nome di tutta la comunità di Povegliano per la testimonianza di dignità e amore nell’affrontare insieme a lei il dolore degli anni della malattia.
Ma la tenacia della giovane mamma non è bastata a fermare il cancro. Nemmeno gli ultimi tre anni trascorsi a lottare con la sua forza d’animo di sempre.
A portarle l’ultimo saluto anche la scuola materna frequentata dal suo bambino, il Comune di Povegliano rappresentato l’assessore Bruno Polon e dal consigliere Lorenzo Conte.
Presente anche un gruppo di giovani donne e mamme amiche di Claudia. Mamma, moglie e donna impegnata nel lavoro. Che ha saputo conciliare la malattia con la professione. Dopo gli studi all’istituto Palladio di Treviso era infatti riuscita a trovare presto lavoro come impiegata in uno studio di Preganziol.
Ma Claudia era molto conosciuta a Povegliano anche per il suo impegno all’interno del progetto di “Controllo di vicinato” del quartiere Brolo, dove viveva: «In questa situazione drammatica la nostra comunità si è unita alla famiglia di Claudia - ha detto il sindaco di Povegliano Rino Manzan - Sono davvero commosso». La famiglia di Claudia come ultimo gesto di solidarietà e vicinanza ai malati oncologici ha deciso di donare tutte le offerte a sostegno dei progetti della Fondazione Sanità di Padova.
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