Ceod fantasma, persi pure i soldi

Fonte. Regione, Usl e coop avevano firmato un patto ma i lavori non sono partiti
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX Non rispondete a questa Email perchè generata automaticamente e non prevede risposta. Per problemi di lettura o per informazioni chiamare il n.° 0422 417611. Grazie. La segreteria. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX - Centro disabili Protesta contro la ®tassa¯
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FONTE. Centro per disabili fantasma. Spariti i soldi per la costruzione del nuovo Ceod in via Santa Margherita. La protesta di Marisa Pozzetti mamma di un giovane disabile: «Siamo stati presi in giro dai nostri politici». Sono trascorsi 4 anni da quando è stato firmato l’accordo per la realizzazione del centro educativo diurno occupazionale (Ceod) tra l’attuale sindaco Massimo Tondi, l’ex direttore dell’Usl 8 Renato Mason e l’ex presidente della cooperativa Vallorgana Diego Tramontana. Il costo complessivo della struttura si aggirava sui due milioni di euro di cui 900 mila stanziati dalla Regione. Il resto lo avrebbe messo la cooperativa vincitrice del bando di gara per la gestione del centro e che avrebbe poi avuto un contratto di nove anni rinnovabile. Il progetto era nato nel 2003 grazie alla collaborazione dell’ex direttore Mason e Tramontana. Trovati i finanziamenti, era già tutto pronto per gettare le basi del centro diurno tanto da fissare l’inizio del lavori per la primavera del 2011 e la fine entro il 2012. Ma di quel centro diurno neppure l’ombra. Anzi è diventato un vero e proprio fantasma lasciando nell’illusione tantissime famiglie che guardavano al ceod come a una speranza per i loro figli. «Quel centro ci era stato promesso», dichiara la mamma, portavoce di un gruppo di genitori con figli disabili che ha scritto una lettera all’assessore regionale Remo Sernagiotto. «Oramai ci siamo rassegnati davanti a tutte queste false promesse: il nostro ceod non verrà mai costruito», continua, «Sono stati in grado di perdere quel cospicuo finanziamento stanziato per costruire il centro». Tantissime le promesse di creare una struttura che potesse accogliere i disabili con l’obiettivo di continuare la formazione scolastica e incrementare le loro abilità intellettive e manuali in vista di un inserimento nel mondo del lavoro. Nonostante il Comune avesse dato la disponibilità per la realizzazione del progetto, il centro non è stato mai costruito. «Sarebbe stato un’eccellenza per tutta la zona e un orgoglio per tante famiglie. Invece questa è la solidarietà che ci hanno dato», chiude Marisa, «Forse queste persone non hanno i nostri problemi quindi non possono capire la situazione che rispetto ad altre realtà familiari “normali” è più complessa e delicata ».

Vera Manolli

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