Cappella Maggiore, entrano a colpi d’ascia nella villa e fanno razzia

La banda del tramonto ha colpito ancora una volta a Cappella Maggiore tra le 16.30 e le 19.30

CAPPELLA MAGGIORE. Ladri svaligiano a colpi d’ascia la casa appena costruita. La banda del tramonto ha colpito ancora una volta a Cappella Maggiore tra le 16.30 e le 19.30. Il furto è stato messo a segno martedì in via Calalta. I banditi sono entrati in casa mentre i coniugi Lavina si trovavano al lavoro. La banda per prima cosa ha oscurato un lampione che illuminava la parte laterale della villetta. Poi a colpi d'ascia e con l'aiuto di un palo di ferro ha letteralmente spaccato l'infisso della porta scorrevole della cucina sul retro dell'abitazione. I banditi, una volta entrati, come da copione hanno perlustrato tutti i due piani della villetta. Hanno passato al setaccio con meticolosa precisione ogni angolo della casa alla ricerca di soldi e preziosi. In camera hanno vuotato tutti i cassetti.

Nel sacco dei banditi è finita perfino biancheria intima e le federe. Oltre al vestiario sono riusciti a scovare un paio di braccialetti d'oro e orecchini. I proprietari hanno scoperto il furto alle 19.30, al rientro dal lavoro. «Mio figlio Eros è andato ad abitare nella nuova casa da appena un mese e i lavori non sono ancora finiti», racconta amareggiato il padre, «e subito ha ricevuto la visita dei banditi». I vicini non si sono accorti di nulla. A Cappella Maggiore torna alta la tensione dopo il maxi colpo dei giorni scorsi nella villa degli industriali Garbelotto, in via Crispi, a poca distanza dalla piazza del paese.

In quell'occasione i ladri, dei veri professionisti, erano riusciti a eludere i sistemi di sicurezza e a trafugare la cassaforte del re dei parchetti, nonostante il peso di due quintali.I malviventi molto probabilmente sono riusciti a calarla dalla finestra per poi fuggire in un posto sicuro dove poterla forzare. La banda aveva osservato per giorni la nota famiglia di imprenditori, scegliendo il momento opportuno per entrare in azione. I coniugi Garbelotto, quella sera erano usciti per una cena. Da tempo il paese è nel mirino delle bande. Appare ormai chiaro che le vittime siano pedinate. I carabinieri raccomandano di segnalare tempestivamente auto o persone sospette.

Francesca Gallo

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