Caos traffico, una rotonda sul Terraglio

Il progetto del Comune di Treviso all’altezza di via Pindemonte. Lettera a Casier: facciamolo insieme
Il punto in cui dovrebbe sorgere il rondò
Il punto in cui dovrebbe sorgere il rondò

Fino ad oggi intoccabile, anche il Terraglio lascerà spazio a una rotonda. Lo ha deciso il Comune di Treviso, che ha già fatto un primo studio di fattibilità e ieri ha inviato una lettere al Comune di Casier per chiedere la sua collaborazione nel progetto. L’idea, infatti, è quella di un rondò all’intersezione tra la vecchia statale 13 e via Pindemonte, la strada che Treviso e Casier-Dosson si dividono per la linea di mezzeria.

La rotonda dovrebbe sorgere proprio lì, in territorio trevigiano, ma utile a sciogliere il traffico di tutti: quelli che fanno la coda per immettersi sulla statale, quelli che fanno la fila aspettando uno spazio per svoltare verso il cimitero, e quelli che da via Ghirada vorrebbero svoltare verso il centro di Treviso ma – oggi – non hanno alcuna possibilità.

Il piano infatti nasce anche dalla necessità di riorganizzare e alleggerire il traffico nel quartiere a sud di Treviso, quello che pesa sul quadrante del “Maggior Consiglio” e sull’immissione tra strada Ghirada e il Terraglio.

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Cestinata l’ipotesi avanzata da alcuni consiglieri della Lega Nord che immaginavano una bretella di collegamento diretto tra Tangenziale e strada Ghirada («Impossibile» hanno detto i tecnici, «non c’è spazio, troppe case») il Comune ha dovuto inventarsi una soluzione per evitare code e incolonnamenti che quotidianamente assediano la zona. Oggi infatti, tutte le auto che arrivano in strada Ghirada dal quartiere, dal parcheggio del supermercato, dall’hotel non hanno la possibilità di svoltare a sinistra e dirigersi verso Treviso. Devono, obbligatoriamente, immettersi sul Terraglio a destra attendere uno spazio tra le auto in corsa e poi da lì inventarsi un percorso per tornare indietro.

«La rotonda all’altezza di via Pindemonte rappresenterebbe un perfetto “torna indietro”», spiega l’assessore alla mobilità Roberto Grigoletto, «permettendo al contempo di alleggerire il traffico e le code che si formano da Casier».

Il piano è stato già illustrato alla giunta, che ha dato il suo via libera. Ora si tratta di trovare i fondi ma soprattutto una possibile collaborazione. Per questo, ieri mattina, dall’assessorato alla mobilità è partita una lettere indirizzata al sindaco di Casier Miriam Giuriati. Si cerca una “spalla”, sia progettuale che finanziaria, per sdoganare un progetto «che potrebbe essere realizzato anche grazie a fondi regionali», visto che il problema traffico, a Treviso, resta una emergenza riconosciuta anche a livello ministeriale (i cantieri della Pedemontana Veneta vanno avanti infatti anche grazie a una dichiarazione di “emergenza traffico” fatta dal governo).

La rotonda, secondo un primo piano, potrebbe avere un raggio tale da non rosicchiare troppo spazio alle vicine lottizzazioni commerciali (Bingo, Cisalfa, Brico) e alla vicina Metalcrom. Potrebbe essere un primo piano a livello intercomunale, in virtù della nuova politica di città metropolitana lanciata dall’amministrazione trevigiana e dai Comuni contermini. A Ca’ Sugana, da oggi, si aspetta la risposta di Casier. Ma c’è la possibilità di operare anche da soli.

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