Put girone infernale 40mila auto al giorno attorno alla città

Studio choc del Comune: centro assediato da troppi veicoli E il quarto lotto della tangenziale non risolverà il problema
Traffico sul Put in zona stazione
Traffico sul Put in zona stazione

Una catena di automobili, più che una circonvallazione. Un muro da 40.000 autoveicoli al giorno. Ecco cosa è oggi l’anello esterno mura del Put di Treviso. A fotografarlo sono i dati raccolti dal Comune, gli stessi sui quali hanno lavorato i tecnici incaricati di definire benefici e problematiche derivanti dalla realizzazione del quarto lotto della tangenziale (quello tra Castellana e Feltrina) che, si scopre, salva San Giuseppe e Stiore, ma di certo non il resto della città. Parlano i numeri, quelli che descrivono il traffico della città negli ultimi dieci anni registrando una flessione minima solo imputabile alla crisi economica che ha indotto molti a scegliere mezzi alternativi.

Il tratto davanti Porta Santi Quaranta conta 32.500 auto al giorno un dato pesante, ma quasi ridicolo davanti a quello registrato a Porta Calvi, dove alle auto in transito sul Put si uniscono quelle di viale Montegrappa. Lì si toccano quote tra 35 e 44 mila auto al giorno.

È un dato incredibile, e se lo si scompone su base oraria supponendo che le strade siano completamente sgombere per solo 4 ore al giorno si arriva al record di 2.000 auto all’ora. Va meglio (se così si può dire) in viale Orleans (23.700 auto), il che vuol dire che gran parte delle macchine in circolazione è entrata in città a Porta Calvi, o ha svoltato in via Cacciatori verso San Zeno.

Fronte opposto della città, stessa situazione. Ma stavolta la zona rossa è Porta San Tomaso, che con l’immissione di viale Vittorio Veneto (ovvero di tutto il traffico da Villorba e Selvana) nel 2013 è arrivato a contare 36535 auto al giorno, (36227 nel 2012). Meno auto a Varco Manzoni (30 mila circa) e così a Fra’ Giocondo: 32 mila.

Si tratta a tutti gli effetti di una catena di motori, lamiere, scarichi attorno alla città. Un’unica coda di auto che nei giorni di pioggia o in caso di incidenti diventa cappio capace di strozzare e paralizzare tutta la città. Alternative? Ad oggi nessuna. Nemmeno il prosieguo della tangenziale permetterebbe di cambiare, davvero, la situazione. E quindi nemmeno il tanto discusso quarto lotto, dalla Castellana alla Feltrina, risolverebbe il problema dell’ingorgo del Put.

Secondo i tecnici infatti gli effetti benefici della tangenziale si percepiranno con assoluta certezza solo nel quadrante tra Noalese, Castellana e Feltrina. Lì la riduzione di traffico sarà del 16%, ridottissimi invece gli effetti sul Put. E non poteva essere altrimenti, visto che il vecchio piano regolatore generale di Treviso prevedeva di salvare dal traffico il centro utilizzando il quarto lotto della tangenziale (a ovest) e una superstrada capace di collegare Fiera, Selvana e Pontebbana aggirando la città a est. Il piano di fatto resta monco, ma l’urgenza di realizzare il quarto lotto – spiegano i tecnici – è già tutta nei risultati delle simulazioni. Lì transiterebbero 2.600 euro l’ora, facendo risparmiare agli automobilisti qualcosa come 178 mila ore l’anno. Al netto del Put. L’amministrazione comunale, quindi, a fronte di questa emergenza traffico ha ben poche armi a disposizione, dovrebbe piuttosto puntare di più sul potenziamento del trasporto pubblico, ma mancano le risorse per farlo.

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