Bancarotta fraudolenta il tribunale assolve i Viezzer
SAN VENDEMIANO. Egidio e Andrea Viezzer, imprenditori e rispettivamente padre e figlio, sono stati assolti ieri dall’accusa di bancarotta fraudolenta con distrazione. Erano difesi dall’avvocato di Conegliano Domenico Riposati. Il quadro delineato dall’accusa comprendeva la presunta esterovestizione di una società di autotrasporti polacca di cui Egidio era socio già dagli anni ’80, la Viezzer Poland, e veniva ipotizzata un’evasione fiscale pari a 16 milioni di euro per imposte non pagate.
Gli autoarticolati provenienti dalla Polonia e diretti verso vari paesi dell’Europa Occidentale si fermavano in un’area di sosta a Villotta di Chions di proprietà della Viezzer srl, casa di spedizioni con sede a San Vendemiano e per la quale lavorava, oltre a Egidio, anche il figlio Andrea. Nell’ambito del lavoro investigativo, condotto dalla guardia di finanza, le due società erano state accomunate e l’ipotesi accusatoria era che di fatto anche la Viezzer Poland fosse da considerare come una società di diritto italiano, pur avendo sede in territorio polacco.
Il collegio giudicante del Tribunale di Pordenone presieduto da Licia Consuelo Marino (a latere Monica Biasutti e Giorgio Cozzarini) ha ieri assolto con formula piena i due imprenditori, di origine trevigiana, accogliendo così la richiesta dell’avvocato Riposati. Il pubblico ministero Annita Sorti aveva chiesto la condanna a due anni per Egidio e l’assoluzione per il figlio Andrea. I fatti che avevano poi portato al fallimento della società nella quale lavoravano Egidio e Andrea Viezzer, risalivano al 2010.
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