Aton cresce ancora e acquisisce Nexus «Grande opportunità»
VILLORBA
L’Aton-family continua a crescere: l’azienda di Villorba, leader da oltre vent'anni nel campo dell’automazione dei processi aziendali, ha annunciato ieri l’acquisizione di Nexus Informatica srl, altra storica azienda tra i leader nel settore dei software per il mondo del commercio, con sede a Novara. È la dimostrazione dell’ottimo stato di salute della società per azioni trevigiana, forte di una storia ventennale e di un robusto tasso di crescita negli ultimi anni. L’azienda fondata da Giorgio De Nardi ha raggiunto nel 2019 un fatturato di 15 milioni di euro e quota 150 dipendenti, con età tra i 25 e i 45 anni: la sua avventura nel mercato non si ferma qui. L’accordo strategico annunciato ieri è destinato a rafforzare il posizionamento dei rispettivi prodotti delle due società nel campo dei supporti informatici al settore retail.
«Siamo concorrenti, ma ci conosciamo e rispettiamo da vent’anni», spiega Giorgio De Nardi, amministratore delegato di Aton. «L’opportunità che ci hanno aperto i soci di Nexus, Stefano Crosio e Piero Pescangegno, è molto importante per il futuro del nostro gruppo. L’operazione ci rende più competitivi e, al tempo stesso, Nexus Informatica potrà trovare all’interno del Gruppo Aton la possibilità di accelerare e potenziare la sua crescita grazie alle importanti economie di scala e di esperienza che ne scaturiranno». «Abbiamo avuto l’occasione di lavorare con Aton ad alcuni progetti, tutt’oggi di successo, e di scoprire nel tempo non solo la complementarietà della nostra offerta, ma anche l’affinità di valori fra le due realtà», afferma Stefano Crosio, socio di Nexus Informatica. «Insieme diventeremo una grande squadra, vicina alle imprese nei processi di digitalizzazione delle vendite con soluzioni specifiche e scalabili per ciascuna tipologia e dimensione aziendale».
La società piemontese porta in dote una solida esperienza in molti settori, dalla distribuzione organizzata all’alimentare, dalla cosmetica all’edilizia. —
ma. ma.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
