Malore fatale in Sicilia, fotografo di Roncade muore a 51 anni

Comunità in lutto. Damiano Lorenzon lascia un figlio dodicenne

Savina Trevisiol
Damiano Lorenzon in un momento lieto
Damiano Lorenzon in un momento lieto

La comunità di Roncade è sotto choc per l’improvvisa scomparsa di Damiano Lorenzon, fotografo conosciutissimo, morto a 51 anni mentre si trovava in Sicilia per lavoro. Il malore lo ha colpito nel pomeriggio di giovedì a Campofranco, in provincia di Caltanissetta. Inutili i soccorsi: i sanitari hanno tentato più volte di rianimarlo, intervenendo con la massima urgenza con l’ausilio dell’elicottero, ma non c’è stato nulla da fare.

La notizia si è diffusa rapidamente a Roncade, dove la famiglia Lorenzon è da sempre conosciuta e stimata. Ed è stata accolta con dolore e incredulità. All’Ink Pub, locale vicino al suo studio di via Roma 81, dove era cliente abituale, si respira smarrimento: amici e conoscenti faticano a crederci, ricordando un uomo stimato e legato alla comunità. Il suo  negozio, a pochi passi dal centro, non era solo un luogo di lavoro ma un punto d’incontro, uno spazio dove memoria e innovazione convivevano e dove Damiano accoglieva clienti e amici con la stessa disponibilità e un sorriso che tutti ricordano.

La storia dei Lorenzon è intrecciata da generazioni con la fotografia. Il nonno Luigi, nato nel 1905, fu tra i primi fotografi della provincia di Treviso, pioniere che seppe immortalare l’evoluzione di Roncade e di un’intera comunità. Anche i genitori, Franco e Nadia, hanno proseguito su quella strada, diventando punti di riferimento con il loro studio. Damiano ha raccolto questa eredità e l’ha trasformata in un linguaggio moderno, ricordando con orgoglio di custodire ancora la prima fotografia dell’archivio di famiglia, memoria preziosa che per lui rappresentava le radici del suo percorso e la continuità di un lavoro che non voleva mai interrompere. Lascia il figlio Sebastiano, 12 anni, che adorava.

Damiano Lorenzon fin da bambino, attratto dal disegno e dall’illustrazione, aveva intrapreso un percorso che lo aveva portato a sperimentare fotografia, video e arti visive. Già a dodici anni si cimentava con le prime tecniche digitali, dimostrando una curiosità che lo rese pronto all’avvento dell’era informatica. Nel 1994 aprì uno studio grafico a Musile di Piave, ma la sua vera vocazione restò  sempre la fotografia: lo studio della luce, la natura come ispirazione, il desiderio di fermare emozioni e restituirle al tempo.

«Era una persona sempre disponibile, se avevi un problema bastava chiamarlo e lui c’era» racconta l’amico Paolo, che con emozione ricorda i tanti momenti condivisi. «Viveva per suo figlio Sebastiano, parlava spesso di lui e gli voleva un bene immenso. Aveva sempre una parola per tirarti su il morale, anche nei periodi difficili. Per me resta un punto di riferimento, una persona conosciutissima e positiva. Oltre alle fotografie, che erano la sua passione, era bravissimo anche con la grafica digitale: un vero artista capace di unire creatività e sensibilità».

Il sindaco di Roncade, Marco Donadel, ha espresso la vicinanza dell’amministrazione comunale: «A nome mio personale e di tutta l’amministrazione Comunale di Roncade, ci stringiamo al dolore della famiglia e della comunità per questa terribile perdita. Riposa in pace Damiano». La data dell’ultimo saluto non è ancora stata fissata, mentre la comunità attende il suo rientro nella città natale.

Nel frattempo, sui social centinaia di persone hanno voluto lasciare messaggi di cordoglio per la famiglia e ricordi della sua professionalità: Damiano era il punto di riferimento artistico per Roncade e non solo, un interprete originale della fotografia capace di rendere ogni scatto un racconto e ogni luce una memoria condivisa che continuerà a brillare.

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