«Area Prai, facciamone un parco»

Il Pd incalza il Comune: potenziale verde enorme ad uso della città
Di Daniele Quarello

CASTELFRANCO. Un nuovo parco per Castelfranco. Potrebbe sorgere ai confini con Castello di Godego, nell'area dei Prai. Si tratta di un'area di 8 ettari di proprietà del Comune, finora rimasta libera e verde. I terreni furono acquistati dal Comune negli anni Cinquanta e l’appezzamento fu in parte utilizzato, a partire dal 1992, come vivaio per alberi destinati alle aree verdi urbane cittadine e in parte lasciato a prato da sfalcio. Si tratta di specie autoctone tipiche del bosco planiziale donate dal Servizio forestale regionale di Treviso al Comune.

Questo appezzamento, censito dalla Regione come “Zona a Protezione Speciale” (Zps) inserita nella rete europea Natura 2000, è stato dimenticato. Gli alberi sono cresciuti e si è evoluto in un ambiente boschivo, che assieme ai prati circostanti ospita diverse specie vegetali e animali. Su queste aree tempo fa venne elaborato un progetto per la valorizzazione delle stesse con trasformazione in bosco extra-urbano. Ad elaborare il progetto era stato Umberto Sartoretto, per anni responsabile delle aree verdi del Comune di Castelfranco. Sartoretto aveva scritto in passato al sindaco Luciano Dussin per proporre questa soluzione. Non c'è stata risposta. A riproporla ora è il coordinamento urbanistico del Pd di Castelfranco.

«Abbiamo scoperto che l'area ha il potenziale per diventare un parco extraurbano fruibile dai cittadini», spiega Corinna Raganato, portavoce del gruppo urbanistica del Pd, «poiché è facilmente raggiungibile con la bicicletta da Castelfranco ed è collegato a Godego dal Sentiero Natura che, correndo parallelo al torrente Avenale, porta alla chiesetta di San Pietro e da lì al Sentiero degli Ezzelini. Si tratterebbe di valorizzarlo, cambiandone la destinazione d’uso da terreno agricolo a parco, in sinergia con i Comuni confinanti di Castello di Godego e di Riese Pio X, creando una pista ciclopedonale di collegamento con la città e rimettendo in sesto l’intero Sentiero Natura».

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