Alpini, tre gruppi in uno: maxi-fusione in città

Rivoluzione nell’organizzazione: arriva la “Treviso Reginato Salsa” La speranza: presentarsi compatti per il raduno nazionale a Treviso nel 2017
Zago Treviso festa alpina san pelajo
Zago Treviso festa alpina san pelajo

Tre gruppi in uno. E con un nome che li riassumerà tutti: «Treviso Reginato Salsa». Città e memoria, territorio e alpini simbolo della storia patria.

È nata, proprio in questi giorni in cui a San Pelajo si celebra la festa sezionale, la «rivoluzione» degli alpini di Treviso, nel solco della storia. Da quando, quasi 60 anni fa, nacque il primo gruppo, il Città di Treviso – prima ci si iscriveva alla sezione – si era assistito a proliferare di gruppi.

Nel 1972 vide la luce il Tommaso Salsa, nel 1995 l’ »Enrico Reginato», fino all’ultimo fiocco, quello del «Marangoni» nel 2012. I tre gruppi con più storia adesso hanno deciso di fondersi. Con un processo che li porterà, prima di fine 2015, alla definizione del nuovo supergruppo cittadino. In tempo, tutti sperano, per celebrare la nuova realtà alla vigilia (larga) dell’adunata nazionale 2017: il verdetto dell’Ana è atteso fra un paio di mesi, forse prima.

Nel frattempo, i tre capigruppo, con i rispettivi direttivi si accorpano in questa fase di transizione, ma è allo studio anche un superdirettivo con delegati di ogni gruppo, oltre al triumvirato dei capigruppo, Maurizio De Biasio (Città di Treviso), Franco Zorzan (Salsa) e Venturino Cagnato (Reginato).Una svolta maturata per diverse ragioni. La prima è strettamente anagraficA. Il tempo è impietoso, e «manda avanti» le penne nere (recentissima la scomparsa di un uomo simbolo come Francesco Zanardo), senza che ci siano eredi dopo l’abolizione della naja. La seconda è tutta organizzativa-logistica: in un contesto di «organici» più ridotti, ma con indomito spirito, e con lo slancio, la sensibilità e la solidarietà che li hanno sempre contraddistinti, gli alpini trevigiani hanno scelto di mettere insieme tutte le loro risorse: e dunque sedi, magazzini, mezzi e attrezzature, furerie, le stesse... cambuse. Una razionalizzazione di spese che concentrerà le risorse disponibili su altri progetti, di tipo sociale, anche per ll’ìinte ra città.

Il nuovo supergruppo avrà sede in via de Coubertin, oggi sede del solo Salsa. Dove c’è in cantiere, è il caso di dirlo, un ampliamento per creare un centro di aggregazione per la città, non solo per gli anziani.

Uno dei fautori dell’unificazione - quando ancora non c’era il quarto, – Adriano Giuriato, anima dell’Ana cittadina. «Era il 2007, quando dissi che si doveva superare in città una fase storica, e aprirne una nuova, che facesse superare dissidi e contrasti. Si vede che le cose dovevano maturare. Oggi possiamo dire che si è cominciato un percorso, ci sono davvero tutte le condizioni per arrivare a un grande gruppo», dichiara, «e anche le condizioni oggettive dei gruppi, la mancanza di ricambi, e il contesto generale spingono in questa direzione».

L’unificazione metterà fine a una fase storica particolare, che ha visto l’Ana cittadino, negli anni 90, attraversata da polemiche e malumori, soprattutto sui rapporti tra alpini e Lega, dopo la slita del Carccoi oal potere. In molti, quando nacque la «Reginato», con diversi esponenti leghisti, parlarono di «collateralismo», altri di «inquinamento». E non mancarono mugugni e strappi illustri. Sin qui il piano morale. Poi c’è stato un risvolto più anagrafico: moltissimi bocia, finita la naja, non si iscrivevano all’Ana. E guarda caso molti sono stati reclutati dal «Marangoni».

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