Ai russi piace l'aereo nel simbolo della pace

Il disegno di Davide Busetto, blogger di Preganziol, pubblicato dal ministero degli esteri sovietico

PREGANZIOL. L'idea di Davide Busetto, il blogger di Preganziol, era semplice e immediata: declinare dal punto di vista del popolo russo l'ondata di indignazione contro il terrorismo con un'immagine, un simbolo. Nella conta delle vittime dell'Isis, infatti, nelle ultime settimane, si possono contemplare anche i 224 morti del Metrojet precipitato nella penisola del Sinai il 31 ottobre scorso, oltre che i 43 cittadini del quartiere sciita di Beirut che hanno perso la vita il 12 novembre per due attacchi kamikaze. In questo scenario, senza operare macabre competizioni del dolore, non si può che registrare l'accumularsi di una tragedia sull'altra.

E per ognuna di queste non mancano i simboli, le rappresentazioni per immagini. Tra i loghi di maggior successo, che hanno fatto il giro del mondo partire dalla notte di venerdì 13, c'è quello di Jean Jullien (erroneamente attribuito a Bansky), che ha posizionato al centro del simbolo della pace un'immagine stilizzata della Tour Eiffel. Davide Busetto ha sostituito quella raffigurazione con la silohuette di un aereo. È bastato poi cambiare il filtro in trasparenza dei colori della bandiera francese (blu, bianco, rosso) disponendo le fasce in orizzontale anziché in verticale (ovviamente nella giusta sequenza) per ottenere i colori della Russia. «Ho spedito con un messaggio via facebook questa immagine fatta da me» racconta Davide Busetto «alla portavoce del ministero degli esteri della federazione Russa, che seguo, esprimendo solidarietà. Lei ha apprezzato e ha pubblicato l'immagine sul suo profilo. In molti su facebook l'hanno condivisa e hanno deciso di usarla come foto profilo».

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Si può affermare senza timore che la creazione di Busetto nel giro di due giorni, il primo post risale infatti a martedì mattina, sia diventata davvero virale: il post di Maria Zakharova ha ottenuto più di 27mila like e oltre 17mila condivisioni. «È stato anche twittato dal profilo ufficiale del ministero degli esteri della federazione russa» aggiunge Busetto. Il suo logo è stato apprezzato anche a livello istituzionale. Come è nato? «Chiaccherando con mio padre, è stata una reazione al grande silenzio sulla tragedia russa in confronto al giusto cordoglio per i fatti di Parigi». Più di mille parole è bastato un gesto, due minuti e una buona dimestichezza con i programmi di grafica per ottenere un efficace messaggio di solidarietà.

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