Addio a Mazzarotto, primo prete della parrocchia SS. Pietro e Paolo

Il monsignore aveva 93 anni, venerdì il funerale in Duomo a Sacile A Vittorio Veneto aveva fatto costruire chiesa, oratorio, asilo e stadio 

IL LUTTO

Ha fondato la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Vittorio Veneto. A Oderzo ha diretto il seminario che ha preparato numerosi preti per la Terra Santa, tra cui i vescovi trevigiani Giacinto Marcuzzo e Ilario Antoniazzi (oggi a Tunisi). Da parroco di Sacile ha fondato anche una radio e avviato una casa albergo ad Auronzo. È morto, all’età di 93 anni, monsignor Pietro Mazzarotto, uno dei sacerdoti più autorevoli che abbia mai avuto la diocesi di Vittorio Veneto. Il funerale, presieduto dal vescovo Corrado Pizziolo, si terrà venerdì 19 marzo, alle ore 15, nel duomo di Sacile dove don Mazzarotto ha svolto il suo servizio pastorale per ben 32 anni, facendo da ponte tra il Friuli ed Veneto. Nato a Torre di Mosto nel 1927, Mazzarotto si è spento l’altra notte all’ospedale San Giorgio di Pordenone. È stato cappellano a Vidor, poi direttore del seminario Pio X ad Oderzo, quindi parroco a Vittorio Veneto, nella neonata comunità dei santi Pietro e Paolo, dove ha lasciato un ricordo indelebile per la sua intraprendenza, non sono pastorale. Qui iniziò a celebrare la messa in un prefabbricato, dando vita al cantiere della nuova chiesa, dell’oratorio, dell’asilo, perfino del campo da calcio, base del “Vit 66”. Nel 1973, l’incarico a Sacile. Un sacerdote, don Pietro, dalla spiccata propensione imprenditoriale, ma anche da una vivacità pastorale e da una profondità spirituale straordinaria. A Gerusalemme e in tutta la Terra Santa era considerato un’autorità; non c’è stato patriarca che non sia stato ospite del sacerdote vittoriese, tant’è che il monsignore era insignito del titolo di canonico del Santo Sepolcro di Gerusalemme. La sua cultura, soprattutto biblica, l’ha portato a dar vita al Centro di Studi biblici di Sacile, un gioiello per gli appassionati, e, in questa cittadina, Mazzarotto ha promosso perfino una galleria d’arte dedicata a Pino Casarini. Vidor, però, gli era rimasta nel cuore: «Un paradiso in terra», continuava a considerarlo, seppur a distanza di anni. «Ho sempre fatto tutto volentieri e non ho trovato nulla che mi pesasse» confidava spesso il sacerdote, anche alla veneranda età di oltre 90 anni, quando al mattino presto si alzava per celebrare la messa in duomo. —



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