A Mansuè il Basalghelle ingaggia tre migranti e ora macina solo vittorie
Mansuè. «Li ho visti giocare al patronato» e il presidente Favero li chiama nella rosa. Tre nigeriani, un ghanese e un togolese fanno gol e spettacolo: quinto posto

MANSUÈ. «Li ho visti per caso giocare al patronato e allora li ho chiamati. Sono bravi, ci possono essere utili in campo» spiegano al campo sportivo.
Il F.C. Basalghelle è la prima società sportiva dell’Opitergino che ha inserito, non senza difficoltà, cinque richiedenti asilo ospiti della ex caserma Zanusso nella rosa della prima squadra. E da quando ci sono, il Basalghelle non ha più perso: sei vittorie e tre pareggi, la quinta posizione in classifica (gioca in Terza categoria), piena zona play off. Sono tre nigeriani, un ghanese e un togolese. Uno di essi, Sinatra Omozuwa, è addirittura il capocannoniere del girone: 13 reti finora.
Il presidente della società F.C. Basalghelle, affiliata dal 2009 al progetto di formazione giovanile del Bologna FC 1909, è Domenico Favero e cerca di schermirsi.
Presidente, come ha conosciuto questi giovani?
«La scorsa estate li ho visti giocare con altri richiedenti asilo al Patronato Turroni a Oderzo e sono rimasto stupito dal loro spessore atletico e tecnico. In quel periodo si allenavano e divertivano a calcio due mattine la settimana».
Da quanto tempo sta lavorando al progetto?
«Proprio dal momento in cui li ho notati. Per questo campionato, vista la retrocessione e le richieste dei nostri giocatori di poter continuare con altre società rimanendo a giocare nella categoria superiore, abbiamo deciso di assecondarli nelle loro richieste, creando quindi la disponibilità all’inserimento di nuovi elementi».
Come ha fatto a coinvolgerli?
«Mi sono rivolto agli uffici della Prefettura che mi hanno indirizzato ai dirigenti della Cooperativa che li gestisce. Mi sono relazionato coi mediatori e la responsabile del Centro che è stata felice di avviare un progetto di inserimento sociale attraverso la pratica sportiva. I regolamenti FIGC prevedono per le società dilettantistiche la possibilità di tesserare, con alcune limitazioni, calciatori extra comunitari. Inizialmente il problema principale era rappresentato dal permesso di soggiorno che doveva avere validità almeno sino al 31 gennaio, da un paio di mesi, però, questo limite è stato tolto per cui non ci sono più grandi periodi di attesa come è capitato a noi nella fase di avvio del campionato».
Quali problemi ha incontrato per ottenere permessi e iscrizioni?
«In attesa del tesseramento, seguito direttamente dalla Lega Nazionale Dilettanti a Roma, abbiamo richiesto la visita medica di idoneità agonistica e provveduto ad assicurarli, in attesa della copertura FIGC. Ora ci telefonano in tanti dal Veneto e anche da fuori Regione per avere indicazioni per fare la stessa cosa».
Da quest’anno la vostra squadra si vede negato il campo centrale per le partite ufficiali, si allena in campi con misure non regolamentari e ha prefabbricati per spogliatoi, restrizioni riconducibili anche al reclutamento dei richiedenti asilo?
«Non ci voglio neanche pensare. E’ vero che ci sono stati dei segnali che potrebbero far pensare ad un’ostilità in questo senso, ma credo che l'esempio che stanno dando i nostri ragazzi sia il miglior viatico al superamento di quanto ipotizzato».
Chi sono questi ragazzi?
«Hanno un’età compresa tra i 19 e i 23 anni e vengono dal Togo, dal Ghana e dalla Nigeria. I loro nomi: Ambrouse, Asim, Efe, Jamiou e Sinatra che è il capocannoniere del torneo con 13 reti in altrettante partite. Parlano in lingua italiana e, quando necessario, si ricorre all’inglese. Siamo molto contenti di come si sono integrati in breve tempo, anche grazie ai ragazzi italiani, al mister Diego e ai dirigenti Roberto, Fabio e Mario, che si occupano di andarli a prendere e riportare col pulmino della società dalla ex Caserma Zanusso al campo di Mansuè. Al termine dell'allenamento a volte chiudiamo con un momento conviviale, questo favorisce l'affiatamento tra i ragazzi e i risultati agonistici non mancano: da quando ci sono loro non abbiamo più perso, collezionando 6 vittorie e 3 pareggi».
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