A/28, da Godega a Cordignano costa un euro
Inaugurato il nuovo casello: pedaggio record. E dal 1 gennaio altro aumento dell'11%

Il nuovo casello autostradale inaugurato ieri a Pianzano
GODEGA.
In aumento dell'11% i pedaggi sulla rete di Autovie Venete, quindi anche sull'A28, dal 1 gennaio. Lo ha confermato l'Anas, in occasione dell'inaugurazione del casello di Levada. Da Godega a Cordignano, peraltro, il costo - provato ieri - è già di un euro. Da record. Da qui l'insistenza con cui Leonardo Muraro ha rilanciato la proposta di Zaia che il tratto trevigiano venga liberalizzato.
Finalmente completata, dopo 40 anni, l'A28 (manca solo una bretella secondaria, quella per Codogné). I presidenti della Regione Veneto, Luca Zaia, e del Friuli Renzo Tondo, accompagnati dai rispettivi assessori, e il numero uno dell'Anas, Pietro Ciucci, con il vertice di Autovie, hanno aperto il casello di Levada, dedicandolo a Manuela Dan, per far memoria di tutti i morti sulla strada. Ma quest'apertura ha comportato una lievitazione di alcune tariffe. Che dal 1º gennaio aumenteranno ulteriormente (complessivamente dell'11%), su tutta la rete autostrale controllata da Autovie Venete, compresa, dunque, l'A 4. Già da ieri, comunque, la prima sorpresa negativa: il pedaggio tra Cordignano e Padova est è passato, per le auto, da 6 euro e 10 a 6 euro e 60 centesimi. Tra Cordignano e Treviso Sud si è passati da 2 euro e 40 a 2 euro e 80 centesimi. Queste, invece, le tariffe introdotte da Autovie per il nuovo casello: da Godega-Pianzano a Venezia est le auto pagano da ieri 4 euro e 60 centesimi, i Tir 11 euro e 10 centesimi. Di 2 euro è la tariffa introdotta per le auto tra Godega-Pianzano e Treviso sud, di 4 euro e 90 centesimi quella dei Tir. Ma quel che più colpisce è la tariffa già da ieri in vigore nel tratto Godega-Cordignano, 4 chilometri in tutto: un euro. Da record. Soprattutto se si pensa che dal 1 gennaio ci sarà un nuovo aumento, dell'11%. Il presidente Muraro, davanti ai massimi dirigenti di Autovie, ha riproposto l'opportunità che neppure i veneti siano costretti a pagare il pedaggio, quanto meno i residenti, come chiedeva il governatore Zaia. Ma non ha ricevuto nessuna risposta. E a margine della cerimonia, gli interessati hanno risposto che non ci sono le condizioni economiche, a meno che non paghi la Regione. Cosa improponibile per il bilancio, come ammette il governatore Zaia.
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