Ze Maria fa retromarcia: il Treviso appeso a un filo

Si affievoliscono le speranze di salvare il calcio a Treviso. Se la cordata trevigiana targata Lucchese-Frandoli non riesce a ottenere la somma necessaria per sostenere l’Eccellenza, sembra naufragare al contempo l’ipotesi lombardo-umbra. Al momento di presentare le garanzie finanziarie, doverosamente richieste dal sindaco Manildo, il gruppo, che fa riferimento all’ex difensore brasiliano Ze Maria, è misteriosamente scomparso. Potrebbe trattarsi di un ritardo, ma ieri il refrain è stato lo stesso di mercoledì: nessun incontro e nessun documento pervenuto in Comune. È lo stesso legale Valentino Paternostro, che dal gruppo aveva ricevuto l’incarico di prendere contatti con Ca’ Sugana, a mettere le mani avanti e rivelare il nome della società milanese: «Questo traccheggiare è preoccupante, perché coincide con la richiesta di garanzie», afferma Paternostro, «Coltiviamo l’ultimo lumicino di speranza, anche se la cordata fa fatica a rispondere a una legittima pretesa del sindaco: giusto rendere noto allora il nome della società per rispetto nei confronti dell’amministrazione e dei cittadini, anche per evitare il ripetersi di situazioni analoghe. Io avevo ricevuto il mandato dal gruppo tecnico che fa capo a Ze Maria, che con sé si è portato Wind4Win, società che organizza eventi sportivi, legata a campionato Primavera e tornei giovanili». Curiosa la presenza di Ze Maria, indicato dal gruppo come allenatore: il 40enne brasiliano, già difensore di Perugia e Inter, fin qui le uniche esperienze in panchina le ha avute a Città di Castello e Catanzaro, l’ultima risalente al 2010 e terminata con l’esonero. Il suo nome era stato già tirato in ballo da Corvezzo ed era legato al gruppo milanese, che già a giugno si era avvicinato al Treviso. Lunedì, a Palazzo Rinaldi, assieme a Paternostro, l’assessore Michielan aveva incontrato proprio Ze Maria e un commercialista .
Anche sull’altro versante, cioè la cordata Lucchese-Frandoli, una fumata nera: non si riesce a chiudere il discorso del budget necessario per sostenere un anno in Eccellenza (circa 500 mila euro). «Stiamo ragionando sui conti e resta da risolvere qualche ulteriore problema economico», spiega Bepi Lucchese, «Ci siamo dati altre 24 ore per ulteriori approfondimenti: domani (oggi, ndr) avremo il responso definitivo. L’altra cordata non ci ha danneggiato, noi andiamo avanti per la nostra strada. Ora vedremo: se saremo capaci di iscriverci all’Eccellenza, c’è tempo fino a lunedì prossimo, e di sostenere gli oneri di tutta una stagione, bene, altrimenti potremo dire almeno di averci provato». Salta anche il discorso della Polisportiva? «No, il futuro dello sport sta nelle Polisportive».
(ha collaborato
Silvano Focarelli)
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