TvB inarrestabile, mette ko anche Scafati

Trionfano i biancocelesti 92 a 87. La Nutribullet ha saputo offrire una prestazione di solidità mentale

Federico Bettuzzi
Scafati-Treviso (foto Editoriale Report)
Scafati-Treviso (foto Editoriale Report)

Meritavano un regalo, Frank Vitucci e David Torresani. Il primo ha raggiunto un piacevole traguardo in carriera, le 350 vittorie in LBA, e a distanza di tre settimane dal suo sessantaduesimo compleanno ha potuto incassare una soddisfazione in più.

Il secondo ha deciso coraggiosamente di inviare la dichiarazione di eleggibilità al Draft NBA. E quale miglior regalo di una vittoria in esterna, la sesta della stagione?

Tra l’altro su un campo finora stregato come quello del PalaMangano. Contro la Givova degli ex Zanelli e Sorokas che fino all’ultimo hanno provato a mantenere accesa la fiammella della speranza-salvezza, non era poi così scontato ottenere una affermazione.

Ben oltre gli errori ai tiri liberi (14/21, 67%) o nelle palle perse (14) o consentendo ai salernitani di catturare 20 palloni offensivi in area, la Nutribullet ha saputo offrire una prestazione di solidità mentale. Merito di Osvaldas Olisevicius e Ky Bowman, i leader riconosciuti di una formazione camaleontica che è capace di passare dal –6 al +4 in appena tre minuti nell’ultima frazione, gestendo con freddezza gli ultimi possessi.

Affidati al criticatissimo D’Angelo Harrison che, nel ruolo di specialista, qualcosa sa e può ancora dare: come avvenuto a Pistoia quasi tre mesi fa, l’ex Brindisi ha riservato il meglio del proprio repertorio offensivo per il quarto conclusivo, quello in cui Treviso ha sorpassato senza più guardarsi indietro.

C’è due volte la sua firma nel bombardamento che ha rovesciato come una frittata il risultato, all’interno di un break da 14-6 (da 70-66 a 76-80) con Bowman e Macura ad accompagnare nel tiro pesante una TvB mai così cinica. Per i biancocelesti poteva essere una partita senza significato, quella del PalaMangano.

Al contrario di Scafati che doveva assolutamente vincere per non dover scommettere stasera su un successo esterno di Trieste al PalaRadi di Cremona nella disperata rincorsa alla salvezza.

E per trentatré minuti la Givova ha dimostrato di credere davvero nella possibilità di mantenere inviolato il proprio parquet nei confronti di Treviso, che qui pianse lacrime amare nella scorsa stagione quando Gentile sulla sirena beffò la squadra di Vitucci.

Con la consueta personalissima regia dell’eterno Cinciarini, con gli occasionali guizzi di Pinkins e Sorokas, con Zanelli che da guardia inventava canestri in serie, per tre quarti Scafati ci ha creduto. Anche con vantaggi consistenti, come il 37-29 del 14° o il 52-44 in apertura di ripresa.

È comprensibile che i salernitani volessero vincere per non salutare la LBA con due turni di anticipo, mentre TvB non aveva grandi motivazioni. Invece Treviso ha dimostrato quella durezza mentale mancata in altre partite del girone di ritorno, assorbendo al meglio i problemi di falli di Paulicap e Bowman, portando il pallone in post basso oppure riaprendo per i tiri dal perimetro.

L’ennesima bomba di Olisevicius nell’ultimo minuto è stata la mazzata decisiva per la Givova (83-87), ormai allo stremo.

E i liberi di Harrison, perfetti in un pomeriggio complesso dalla lunetta per la Nutribullet, hanno tramutato la trasferta in terra pompeiana in un dolce viaggio da ricordare. Oltre a lanciare l’attesa per un derby, domenica prossima al Palaverde, tutto da vivere.

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