Calcio, il Treviso vince e la Dolomiti pareggia: riaperta la corsa alla C
La squadra di Parlato porta a casa i 3 punti nel match contro il Brian Lignano, mentre la Calvi Noale strappa un punto alla capolista. Ora i biancocelesti sono a meno 2 e la promozione è rimandata all'ultima giornata

Si decide tutto all'ultima giornata. Il Treviso fa il suo dovere al Teghil e regola con un netto 3-0 il Brian Lignano. In contemporanea, a Noale, la Calvi ferma sul 2-2 la Dolomiti Bellunesi che così fallisce il secondo match point consecutivo. E i biancocelesti si avvicinano: ora gli uomini di mister Parlato sono a quota 73 punti, a -2 dalla vetta quando mancano 90 minuti alla fine dei giochi. Il giorno della verità è dunque domenica 4 maggio: al Tenni il Treviso ospiterà l’Este mentre allo Zugni Tauro la Dolomiti apre le porte proprio al Brian Lignano. Il destino è sempre in mano dei bellunesi che con una vittoria conquisterebbero la Serie C, il Treviso è costretto a vincere: se la Dolomiti perde, sarà promozione; se invece pareggia, si giocherà uno spareggio. Tornando a ieri, il Treviso a Lignano ci mette quasi 40 minuti per trovare il vantaggio con Posocco, che mancava l’appuntamento con il gol dal 19 gennaio. Nella ripresa si aprono le praterie per i biancocelesti che suggellano il successo che riaccende più che mai la speranza con Brigati e Beltrame.
In avvio di match i tifosi del Treviso, sistemati nella gradinata opposta alla tribuna centrale, hanno esposto lo striscione “Buon viaggio sceriffo, per sempre con noi” in ricordo di Giancarlo Gentilini, per poi intonare il coro “Gentilini sindaco d’Europa”.
In campo, invece, mister Parlato conferma il consueto 3-4-1-2 e rispetto all’ultimo match, quello di giovedì 17 aprile a Feltre contro la Dolomiti Bellunesi, lascia in panchina Nunes per lanciare dal 1’ Buratto.
Fin dall’inizio si nota la netta supremazia dei biancocelesti che, comunque, pur avendo in mano il pallino del gioco si trovano di fronte un Brian Lignano che difende a ranghi serrati per poi tentare di ripartire forti, anche, del fatto che ormai la salvezza è conquistata. Le palle gol faticano ad arrivare, la squadra di mister Parlato colleziona ben cinque corner nei primi 20 minuti. Il primo vero sussulto del match arriva al 37’ con Videkon che lancia sulla destra Beltrame, da dietro si fa sentire Buratto che rilancia per il trequartista biancoceleste che mira il palo più lontano, la palla va sul fondo di un soffio complice un impercettibile tocco di Carmisin.
Sul conseguente corner, Beltrame punta direttamente la porta, il pallone sbuca all’improvviso tra le tante maglie concentrate nell’area di rigore ma il portiere del Brian Lignano sventa il pericolo con i pugni, dimostrando una prontezza da felino. Questo è il preludio per il vantaggio degli ospiti. Al 40’ Cucciniello batte in fretta una punizione poco oltre la linea di metà campo, riceve Beltrame che ormai agisce costantemente sulla fascia destra e serve il cross per Posocco che da posizione centrale colpisce con la punta del piede destro ed angola abbastanza per ingannare Carmisin. Poco prima della pausa, Tarko si avvicina a Mangiaracina, Maset lo annulla ma riceve Ciriello che dal lato corto dell’area di rigore lancia una botta secca, il portiere biancoceleste respinge.
Il secondo tempo scatta con 10 minuti di ritardo per garantire la contemporaneità con Calvi-Dolomiti, interrotta nella prima frazione di gioco per un infortunio. Al 53’ Beltrame rilancia l’azione in avanti dei suoi, nella mischia Farabegoli alza verticalmente il pallone, Aliu si smarca, colpisce di testa e un provvidenziale Carmisin respinge. Il Brian Lignano, però, ha finito la benzina. Il Treviso spinge, in area cade a terra Bearzotti e i padroni di casa si immobilizzano, pensando che ci sia un fallo: al 57’ sbuca Brigati che appoggia facilmente in porta per il raddoppio.
Al 62’ gli uomini di Moras conquistano una punizione dal limite dell’area, Variola calcia e circuisce la barriera, un super-Mangiaracina in tuffo nega il gol. Altra ingenuità per il Brian Lignano al 68’, ne approfitta Beltrame per siglare il 3-0. Con il risultato in cassaforte, Parlato dà fiato ai suoi giocatori: tra gli altri si rivede in campo Valenti che non vedeva il campo dal 23 marzo. I ritmi, inevitabilmente, scendono fino al 93’ con le antenne che puntano a Noale, sperando in un risultato positivo: la Dolomiti pareggia, la speranza rimane.
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