Volley, torte e schiacciate la «vitaccia» di Mantellato

MASERADA
Se gli dicono che fa «pasticci», non la prende come un rimprovero: paste e torte sono la sua quotidianità. Se c'è da festeggiare una vittoria, i compagni di squadra pensano subito a lui: paste ne sforna ogni giorno e quando occorre preparare un «terzo tempo», lui non si tira indietro. Ed è riuscito soprattutto a far anticipare al sabato le partite del «suo» Itas Giorgione, nel periodo fra dicembre e febbraio, fra Immacolata e Carnevale, quando il lavoro domenicale in pasticceria aumenta in modo vertiginoso. Lui è Giovanni Mantellato, pasticciere e pallavolista. Durante il giorno a impastare e cucinare a Maserada (pasticceria «Liberale»), la sera a Castelfranco per allenarsi. E non è la prima volta che il ventionovenne schiacciatore, con un passato nelle giovanili della Sisley, riesce nell'intento di coniugare agonismo (il Giorgione milita in B/2) e attività di famiglia, facendo spostare anche le gare al sabato, nei mesi in cui la pasticceria lo assorbe di più e ci sono panettoni o frittelle da preparare.
«Mi è già successo prima a San Donà e anche in quel caso mi erano venuti incontro - spiega - Il Giorgione è una bella realtà, sapevo che cercavano uno schiacciatore e mi sono sentito con Michele Borsato, che conosco bene, per averlo sempre incontrato da avversario: ci sfidavamo fin da bambini. Ho parlato poi con il presidente Angelo De Marchi e gli ho posto il problema della pasticceria da mandare avanti. Non ho avuto subito risposta e un po' me l'ero messa via. Dopo 2-3 settimane, mi ha ricontattato e le speranze si sono riaccese. Ne è nato il compromesso di anticipare le gare per qualche mese: trovarmi a Castelfranco è un piacere, come ritrovarmi, stavolta come compagno, lo stesso Borsato».
E nell'ultimo match, ha incrociato proprio il San Donà: «Ma adesso si chiama Bibione e c'è stato uno scambio di diritti, è rimasta la società, ma non la stessa squadra in cui avevo giocato. Abbiamo vinto 3-2: peccato, potevamo incassare 3 punti pieni»
Fatto festa a base di paste? «No, visto che ero ex, ho offerto a tutti lo spritz... Ma quando capita, porto le paste volentieri. Il mio segreto in pasticceria? Siamo della vecchia scuola, tutto artigianale. Specialità? La cioccolata calda e le frittelle. In campo? Cerco di essere motivatore, tenendo unito il gruppo». Sugli obiettivi del Giorgione: «La salvezza, ma possiamo puntare anche ai piani alti. Abbiamo patito qualche infortunio e solo dalla settimana scorsa abbiamo iniziato a lavorare finalmente tutti assieme. Secondo traguardo è la Coppa Italia, dove vorremmo approdare alle Final Four».
Mattia Toffoletto
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