Un suv per città, la scommessa Opel

Al debutto la Mokka, lo sport utility ristretto a due e quattro ruote motrici. “Piccola” in misure e motori
Di Marco Scafati

A qualcuno piace ristretto, il suv. Per vezzo ma soprattutto per necessità, visto che fermarsi a fare rifornimento somiglia ormai a una puntatina in gioielleria, e che le strade sono sempre più caotiche. Non solo quelle italiane, se è vero che nel vecchio continente gli sport utility di taglia media e piccola negli ultimi quattro anni hanno raggiunto una quota di mercato del 7 per cento.

Anche se, per la verità, bisogna ammettere che nel nostro paese il fenomeno è più marcato: nei primi nove mesi dell’anno, ad esempio, in Italia quella quota sale all’11 per cento. Complice, forse, anche il fatto che da noi il ridimensionamento generale è stato più forte.

Ogni crisi che si rispetti, comunque, qualche opportunità la regala sempre. E alla Opel hanno deciso di coglierla, proponendo un prodotto insolito ma intelligente, perché in linea con la domanda dei consumatori.

La Mokka pare infatti proprio un “animale” urbano, maneggevole, spazioso, non troppo ingombrante e parsimonioso, per quanto comunque possa esserlo un suv. E con un tocco di design che aiuta molto, visto che oltre la metà degli italiani acquirenti bada soprattutto alla gradevolezza estetica e magari meno a quella che dovrebbe essere la peculiarità di questi mezzi: la trazione integrale, che pesa al massimo per il 20 per cento nelle motivazioni d’acquisto.

Ecco perché, tra l’altro, i tecnici Opel hanno scelto un settaggio piuttosto “stradale”, con buona tenuta anche in curva e uno sterzo sensibile e diretto: ormai l’habitat naturale di questi mezzi è la città, e bisogna tenerne conto. Il che non significa, quando è necessario, non saper sfruttare tutte le potenzialità delle quattro ruote motrici: in condizioni di scarsa aderenza si attiva automaticamente la ripartizione della coppia al retrotreno fino al 50 per cento (normalmente invece la trazione è anteriore), e il dna off road viene fuori.

La riduzione di dimensione (o downsizing) è evidente anche nella scelta del parco motori, che propone tre opzioni: accanto ai due benzina, un 1.6 aspirato da 115 cavalli e un 1.4 turbo da 140 cavalli, c’è il 1.7 turbodiesel che di cavalli ne ha 130, e che va a posizionarsi nel cuore dell’offerta Mokka, visto che le previsioni della filiale italiana del marchio tedesco assegnano il 60 per cento circa delle preferenze proprio al gasolio.

Il prezzo, infine, così come le sue misure (la lunghezza è di 4 metri e 28 centimetri ) colloca questa vettura un po’ a metà strada tra quelle che sono le sue concorrenti principali (Juke e Yeti, ma anche Duster e Rav4): parte da 18.450 e arriva a 24.200, ma come al solito la verità sta più o meno nel mezzo.

Così come nel mezzo, ma della propria offensiva di prodotto, si trova la Opel, che dopo aver rinnovato la gamma Astra il mese scorso ora propone questo suv compatto. In attesa dell’anno nuovo, quando debutteranno prima la piccola Adam e poi la nuova cabriolet Cascada.

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