Tutti nel Pozzetto di un toscano
Finale allo sprint, battuto Zanetti. Nella mediofondo impresa di Zumerle, Ravaioli secondo

BOLOGNINI AG.FOTOFIOM ARRIVO GRANFONDO PINARELLO
TREVISO. Tutti nel Pozzetto toscano nella Granfondo Pinarello numero 21. Si chiama Federico e viene da Castelfiorentino il vincitore del “mondiale dei ciclisti” d’estate che si corre a Treviso. Tra le donne finale con giallo dopo la vittoria di Simona Partente, squalificata per aver ricevuto una ruota in corsa da un ciclista non iscritto: il suo compagno, l’ex professionista Alessandro Calzolari. Barbara Lancioni, già rivale della Parente quando erano professioniste, terza all’arrivo, ha presentato il ricorso accolto dalla giuria. Terza vittoria di fila della veneziana Odette Bertolin, di San Donà di Piave.
Nella mediofondo, velocissima vittoria di Marco Zumerle, il veronese che ha firmato una bella impresa arrivando tutto solo all’arrivo. Tra le donne un volto già noto a Treviso, la trentina Serena Gazzini.
È il film della pedalata più bella che si corre a Treviso e quella di maggiore prestigio, con un gruppo composto da agonisti, ex agonisti, appassionati e semplici pedalatori della domenica. Tutti ingredienti che fanno della Granfondo, che rientra nella top five della classifica italiana, una corsa speciale. Quasi 3.700 gli iscritti che hanno sfilato lungo due percorsi molto scorrevoli e accessibili a chi possiede una preparazione atletica accettabile con la novità dello spettacolo sul Muro di Ca’ del Poggio - con la famiglia Stocco ad attendere la carovana - dove sono stati cronometrati i tempi di 850 metri di salita di tutti i partecipanti e sono stati premiati l’atleta più veloce, il centesimo e il millesimo all’arrivo.
Spettacolo allo stato puro, fatica lungo la salita del Cansiglio dal versante del Gaiardin, prima del volo finale verso l’emozione del traguardo. La granfondo scopre un nuovo protagonista sul traguardo di Treviso, perché Federico Pozzetto, 27 anni, tre giorni or sono, è la prima volta che corre la Pinarello. Ha vinto allo sprint bruciando il veneziano di Santa Maria di Sala Igor Zanetti e l’ex professionista Francesco Cipolletta. Niente da fare per il trevigiano Alessandro Bertuola, piazzato. Pozzetto è uno che va in bicicletta seriamente. Lavora a turni a Certaldo, cosa che gli permette di allenarsi e di seguire la famiglia con il piccolo Thomas di 2 anni e di vincere 9 volte nel 2017. Dopo aver corso con la Tiroll nelle continental, ha deciso di smettere con l’agonismo vero e tornare a pedalare solo con l’obiettivo di divertirsi. A quanto pare la sua mission funziona.
Nella mediofondo impresona del veronese Marco Zumerle, un ragazzotto serio di 21 anni di San Martino Buon Albergo, studente in economia e commercio, che pedala per 9.000 chilometri all’anno e lavoricchia per imparare il mestiere. L’ex dilettante della General Store se l’è svignata sul Muro di Ca’ del Poggio e gli avversari (tanti) l’hanno rivisto solo dopo l’arrivo. Primo fra tutti l’ex professionista Ivan Ravaioli, 36 anni, che dopo aver corso tra i dilettanti con la Zalf Fior, è stato al fianco di Marco Pantani alla Mercatone Uno. Ora Ravaioli, nato a Faenza ma nella Marca per amore e per lavoro, è il corridore di fixed italiano più conosciuto nel mondo. È tornato alla Granfondo dopo 5 anni e nel 2017 ha già messo in bacheca 10 perle nei circuiti. Al terzo posto il siciliano Alessandro Motta, 28 anni, che vive a Castenaso, nel Bolognese; laureato in biotecnologia, di mestiere fa l’etologo alimentare.
Tra le donne, una “vecchia” cliente delle granfondo, la trentina, ex professionista, Serena Gazzini da Villa Lagarina. 40 anni; settimo successo per l’impegata alla Coop di Rovereto. Ha staccato l’ex azzurra di sci di fondo Deborah Rosa, 22 anni di Carrè, fidanzata con l’ex dilettante del Team Brilla Davide Menegazzo, e Angela Perin, campionessa del mondo Acsi, 30 anni di Altivole, ciclista per passione e panettiera a Riese Pio X.
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