Tutti alla fonte miracolosa E Biancade mangia l’uovo

Atletica, nonostante il freddo a Colfrancui si è rinnovata la tradizione della marcia legata al culto della chiesetta di Santa Maria dei Palù
PRANDI COLFRANCUI DI ODERZO 36¡ MARCIA DELLA CHIESETTA, IN FOTO MARCIATORI STILBAGNO.COM
PRANDI COLFRANCUI DI ODERZO 36¡ MARCIA DELLA CHIESETTA, IN FOTO MARCIATORI STILBAGNO.COM

ODERZO. Un percorso immerso nel verde della campagna opitergina.

Un migliaio di camminatori, podisti e nordic walkers. Un ristoro sontuoso, come una sorta di gara di pasticceria casalinga. E una chiesetta “miracolosa” al giro di boa.

Questa è stata la 36esima marcia della chiesetta. In molti non hanno voluto perdersi l'appuntamento del Lunedì di Pasqua, nonostante la temperatura rigida e il sole assente.

«La nostra è una corsa di paese ed è collegata proprio alla tradizione della chiesetta di campagna, Santa Maria dei Palù», spiega Angelo Dalle Vedove segretario della Colfranculana, società organizzatrice, «per decenni è stato il luogo dove si teneva una piccolissima sagretta paesana, poi non si è più fatta e sono scomparsi anche i giochi popolari, come la cuccagna e le pignatte. Così 35 anni fa, visto che questa solitamente è la stagione dove si va per i campi a raccogliere le erbette, è stata creata la marcia». Ed è proprio attorno alla chiesetta, che si concentra la marcia, quanto per gli aspetti miracolosi che racchiude.

«La chiesettta al suo interno aveva anche una piccola risorgiva», ricorda Dalle Vedove, «allora l'acqua sorgiva usciva da dietro all'altare e la gente usava lavarsi ritualmente gli occhi, come segno di protezione. Qualche decina d'anni fa poi uno dei quadretti appeso alla chiesetta fu spostato e poco dopo ci fu una grandinata estiva che segnò duramente i raccolti. Poi il quadretto venne riposizionato nella parte originale e da allora non c'è mai stata una grandinata così terribile». Per la cronaca, a portarsi a casa il grande uovo pasquale è stato il gruppo di Biancade, il più numeroso. A seguire Lepri di Sarano, San Giovanni del Tempio, Due Torri di Vazzola e 3B Salgareda.

Salima Barzanti

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