Treviso, quattromila donne invadono la città

TREVISO. Treviso in rosa: in 4.526 donne di corsa in città. Un grande appuntamento fra sport, amicizia e solidarietà con partecipazione record per la seconda edizione della manifestazione organizzata da Trevisatletica e Corritreviso.
C'era chi dispensava sorrisi e chi non ha risparmiato uno sguardo al cronometro. Chi ha corso per una giusta causa, magari con la forza di una malattia appena sconfitta e chi semplicemente perchè era bellissimo mescolarsi ad altre migliaia di donne e tingere di rosa la città.
C’erano bambine spinte sul passeggino da mamme affaticate ma sorridenti. E c’erano nonne con i cappellini colorati e l'entusiasmo delle ragazzine.Treviso in rosa, nel giorno della Festa della mamma, è stato il trionfo di 4.526 donne che, ieri mattina, hanno invaso la città per la seconda edizione della manifestazione organizzata dalle società Trevisatletica e Corritreviso.
Partenza sulle mura, e poi via lungo strade e piazze del centro storico. Un entusiasmo straripante, come testimoniato dalla chiusura delle iscrizioni con dieci giorni d'anticipo. «Portate a spasso il vostro sorriso», stato l'invito dell'assessore allo Sport, Ofelio Michielan, presente alla partenza.
E loro, le migliaia di donne di Treviso in rosa, non si sono fatte pregare. Qualcuna ha corso sul serio. Come Caterina Brescacin, trentenne trevigiana che, affrontando il percorso da 5 chilometri, è stata la prima in assoluto a giungere sul traguardo delle mura. «Corro da due anni, non conoscevo Treviso in rosa: bellissima. Da rifare»,ha detto l'ideale “vincitrice”.
O come la bionda mestrina Melania Polley, volto noto nel mondo podistico, giunta al traguardo dei 10 km in un ufficioso 42'51". Era stata la prima all’arrivo anche l’anno scorso, nell'edizione inaugurale di Treviso in rosa.
«Ho Venezia fuori dalla porta, ma Treviso è altrettanto fantastica. C'ero anche l'anno scorso, per questa volta ho visto luoghi che non conoscevo. Treviso riesce sempre a sorprendere», ha commentato la mestrina.
Tra le donne di Treviso in rosa c'era anche Carla Pinarello, che, dopo aver corso, si è unita agli organizzatori nel momento delle premiazioni dei gruppi più numerosi.
Sulla bicicletta rosa, anche quest’anno, è salita Nelly Raisi Mantovani, vicepresidente della sezione trevigiana della Lilt, gruppo che ha portato al via di Treviso in rosa ben 330 donne. Seconda, nella classifica per gruppi, la palestra Sport Team con 224 iscritte. Terzo il Gruppo Allegria di Maserada con 129 iscritte).
Poi i Grifoni Lilt di Oderzo con 85 iscritte e il gruppo Herbalife Avis di Preganziol con 72. C’è stato spazio per le volontarie dell'Unitalsi. E per la sezione italiana lotta ai tumori che, oltre a fare gruppo (e che gruppo), ha colto l'occasione per mettere a disposizione materiale divulgativo su corretti stili di vita, sana alimentazione ed educazione alla prevenzione.
Si corre anche per la salute, non solo per il cronometro. Ieri, nel capoluogo, più che mai. Se molte donne hanno corso e ancora di più hanno camminato, c'è stato persino chi ha pattinato: la sfilata delle 4.526 podiste è stata aperta dal gruppo amatoriale dello Skating Club 90 che ha fatto 9 chilometri sui pattini e l'ultimo di corsa. L'entusiasmo dello speaker Filippo Bellin: «Una Città bellissima per donne bellissime». Da sottoscrivere. Perché correre e camminare fa bene. Perché correre e camminare fa gruppo. Perché correre e camminare fa rosa. E se lo si fa assieme diventa pure occasione d’incontro per affrontare e vincere tutte le paure. Anche quella della malattia.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso