TvB, ufficiale l’addio di Giofrè
Si conclude il rapporto con il dirigente brianzolo, dopo due stagioni e altrettante salvezze. Intanto, prende forma il progetto del patron di Innovo Group, Rodolfo Bigolin

Porte girevoli in funzione, in casa Treviso Basket. In attesa di capire se il progetto del patron di Innovo Group Rodolfo Bigolin di acquisire il club potrà concretizzarsi, è stata ufficializzata la conclusione del rapporto con Simone Giofrè.
Il dirigente brianzolo lascia la Marca dopo due stagioni accompagnate da altrettante salvezze, la prima più difficile e la seconda ottenuta in netto anticipo rispetto al passato. Arrivato da Brindisi nel 2023 per sostituire Andrea Gracis nel ruolo di direttore sportivo, Giofrè chiude la sua parentesi trevigiana con risultati in linea con le attese, il colpaccio Paulicap, qualche piccola delusione ma anche con la capacità strada facendo di apportare correzioni e di cercare il miglioramento costante, mantenendo un ottimo equilibrio tra costi sostenuti e risultati sul campo. Con un budget inferiore rispetto a diverse contendenti Giofrè è riuscito a costruire delle squadre solide, puntando molto sul mercato americano. A volte con risultati buoni se non eccezionali, come nel caso di Justin Robinson, di Terry Allen o di Paulicap - pescato a bassissimo prezzo dal campionato cipriota, chef Pauly si è affermato come uno dei migliori stoppatori e lunghi difensivi della Lba. In altre occasioni le scommesse effettuate non sono state premiate: è il caso di Booker e Young, ceduti nel 2023, o di Alston che quest’anno non ha garantito il salto di qualità in ala forte.
«Abbiamo assistito a una stagione molto più competitiva delle precedenti – ricorda il dirigente –. In passato con 28 punti si poteva accedere ai playoff, ora il livello si è alzato. Merito dell’altissimo numero di punti fatto dalle squadre di vertice». In quest’ottica la salvezza anticipata, raggiunta già al quartultimo turno, è stata un ottimo risultato. Anche a fronte dei problemi fisici di tanti giocatori, dalla schiena di Mazzola al tendine di Olisevicius. Nel contempo il front office trevigiano ha rivitalizzato JP Macura, reduce da un anno di stop: «Una delle nostre scommesse. Sapevamo che occorreva del tempo e del lavoro, però Macura ha dato dei buoni risultati in relazione a un ingaggio molto più basso rispetto a quanto percepiva in passato. Tra l’altro ha stretto un grande legame con il gruppo, specialmente con Harrison. Con JP ci è riuscito quel che non è stato possibile con James Young, un altro giocatore su cui avevamo scommesso ma che si è rivelato impossibile da recuperare. Peccato, perché di talento ne aveva».
Per Simone Giofrè si aprono adesso le porte non solo dell’estate ma ancor più dell’esplorazione del mondo lavorativo: «Sto vagliando alcune proposte, non anticipo nulla», conclude. Di sicuro il manager canturino non si accomoderà in poltroncina come spettatore ma sarà attore sulla scena del basket mercato che è già iniziato e che promette spettacolo e anche qualche sorpresa.
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