TvB, si aprono nuovi orizzonti nella gestione societaria

Alcuni sponsor hanno presentato un piano per rilevare la maggioranza delle azioni. Il Consorzio UniVerso, proprietario del club, deve decidere se accettare la proposta

Federico Bettuzzi
Matteo Contento e Marco Fabbrini presidenti di TvB e Consorzio
Matteo Contento e Marco Fabbrini presidenti di TvB e Consorzio

Stagione in archivio, è già tempo di pensare al domani per TvB. Non solo dal punto di vista della gestione sportiva, con una squadra che dovrà per forza essere ricostruita, e della società che vedrà l’ingresso di Federico Pasquini come responsabile dell’area tecnica. Treviso Basket deve anche guardarsi all’interno per capire se il modello attuale, col Consorzio UniVerso socio unico, sia ancora sostenibile o se vadano esplorate altre strade.

Dal 2013 a oggi la società ha imboccato una strada a senso unico dal punto di vista della proprietà. Varese è stata il punto di riferimento del club oggi presieduto dal notaio Matteo Contento: una realtà storica che, all’addio del patron Castiglioni, ha redistribuito la proprietà a un consorzio di aziende non solo del territorio. Quel modello col tempo è stato superato, tant’è vero che dall’arrivo nella dirigenza di Luis Scola il consorzio “Varese Nel Cuore” ha ceduto quote importanti divenendo oggi socio di minoranza.

Treviso così è rimasta l’unica società sportiva professionistica retta interamente da un consorzio: Cantù ha scelto la formula ibrida con l’azionariato popolare, Pesaro vede la compresenza di soci, Reggio Emilia ha un pool di supporto alla proprietà e Trento è basata su un complesso sistema che equilibra al suo interno soci, Fondazione, consorzio e Trust dei tifosi. Può dunque il Consorzio UniVerso continuare a reggere in solitaria il peso e la responsabilità derivanti dalla proprietà del club TvB? Questo interrogativo se lo sono posti alcuni consorziati che da anni discutono della possibilità di ampliare gli orizzonti e sarebbero favorevoli a un cambio di assetto.

La stessa domanda è stata avanzata da uno degli sponsor di Treviso Basket che nelle scorse settimane ha presentato una proposta di ristrutturazione dell’assetto societario. Come avvenuto a Varese, anche nel capoluogo della Marca verrebbe superata la fase puramente consortile, con un gruppo di aziende (capeggiate da un soggetto in forte espansione) disposte a rilevare la maggioranza delle azioni della Universo Treviso Basket Srl divenendone azionista di maggioranza e riducendo il ruolo del consorzio che diverrebbe un soggetto di supporto.

Si tratterebbe di un cambiamento epocale, tanto in termini di assetti interni quanto di disponibilità finanziaria del club. Negli ultimi sei anni TvB ha potuto contare su un apporto crescente di sponsorizzazioni e di apporti dagli stessi consorziati – salvo la stagione 2020-21, che fu contraddistinta da una contrazione figlia delle restrizioni della pandemia. Il budget complessivo, oscillante tra i 4,5 e i 5 milioni a stagione, è rimasto contenuto: superiore alle varie Scafati, Pistoia, Cremona, ma inferiore non solo alle corazzate da Eurolega Milano e Virtus e alle big Venezia e Tortona ma anche a Brescia, Reggio Emilia, Sassari, ovviamente a Trapani e Trieste che stanno investendo pesantemente.

Proprio il volume di spesa in continua crescita da parte delle società Lba obbliga a una riflessione. Di fronte a uno scenario in evoluzione, TvB è chiamata a decidere del proprio futuro, se accettare la ricca proposta di ristrutturazione presentata da alcune aziende o proseguire lungo il percorso conosciuto del consorzio quale socio unico e di un budget medio. Per compiere il salto di qualità TvB avrebbe bisogno di più risorse, più personale, maggiori professionalità, anche di un rinnovamento (in unione con Imoco Volley?) del Palaverde. Spetta alle parti in gioco capire quale strada imboccare per il bene della società.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso