Treviso, l’Nba va a caccia di talenti in Ghirada

Treviso, fino a martedì gli occhi degli scout delle 30 franchigie cercano potenziali fuoriclasse tra i migliori giovani al mondo

TREVISO. Al tradizionale Camp giovanile mondiale della Ghirada quest’anno si respira un’aria nuova, diversa. Per 15 anni sponsorizzato da vari marchi di abbigliamento sportivo, la rassegna dei migliori giovani di ogni continente proiettati in ottica Nba è stata presa in mano direttamente dalla Lega dei Pro, tanto da chiamarsi Nba Global Camp. L’obiettivo, nelle strutture di Verde Sport, resta sempre quello, individuare i ragazzi con le prospettive più interessanti non risiedenti negli Stati Uniti da eleggere al Draft, che quest’anno si terrà il 22 giugno a New York.



Da sabato e fino a domani davanti agli occhi dei rappresentanti di tutte e 30 le franchigie NBA, i giocatori partecipano ai colloqui con le squadre dando il meglio di sé in occasione delle partite cinque contro cinque, delle esercitazioni sui tiri liberi e delle prove di forza e agilità. Tutte le attività saranno infatti supervisionate dall’attentissimo personale NBA. L’evento è inoltre caratterizzato da una serie di sfide tra i prospetti delle NBA Academies, ossia la rete di centri di formazione d'élite sparsi in tutto il mondo, che ha l’obiettivo di coinvolgere i talenti più cristallini, uomini e donne, sempre non risiedenti negli Stati Uniti.



Con loro è presente alla Ghirada anche una delle squadre del Basketball Australia’s Centre of Excellence and Top International Prospects. 19 dei 40 eleggibili al Draft attesi all’NBA Global Camp 2018, hanno anche partecipato al Basketball Without Borders (BWB) Global Camp, il programma di sensibilizzazione della NBA e della FIBA. Sui campi delle palestre 1 e 2 si alternano le partite, che saranno pure di esibizione davanti alle consuete decine di agenti, allenatori, procuratori ma diventano subito scontri molto agonistici.

L’unico italiano presente è Leonardo Totè di Verona, il 2.09 che gioca qui col Team 4 e nella prima partita ha messo a segno 5 punti e 2 rimbalzi. Un paio di stranieri di squadre italiane c'è: il lituano Arnoldas Kulboka, 20 anni, 2-3 di Capo d'Orlando e lo sloveno Blaz Mesicek, 2-3, 21 anni di Brindisi. Avrebbe dovuto esserci anche Diego Flaccadori di Trento se non fosse impegnato nella finale scudetto.



E peccato manchi Luka Doncic, 19 anni, il formidabile esterno sloveno del Real Madrid, sicuro protagonista del Draft e Campione dell’Euroleague vinta sul Fenerbahce del general manager Maurizio Gherardini, anche quest’anno supervisore del Camp. L’allenatore dell’International Select è nientemeno che Sergio Scariolo, attuale coach della nazionale spagnola. In passato al Camp erano transitati fior di campioni come Danilo Gallinari, Serge Ibaka, Andrea Bargnani, Marco Belinelli, Nicolas Batum e tanti altri, anche quest’anno qualche ragazzo interessante ovviamente c’è, come ad esempio il polacco Marcel Ponitka, guardia di 21 anni che l’altro giorno ha messo a segno 14 punti con 4/6 da due e 2/2 da tre; poi il francese Adam Mokoka, 20 anni, esterno, che gioca col Gravelines, 16 punti, 6 carambole e 8 falli subiti, nella partita contro il talentuoso giapponese Yota Watanabe, un 2-3 di 24 anni di George Washington, gran difensore, per lui 11 punti con 4/4.

O magari Daltum Callum, classe 2000 compiuto il 4 maggio, un 4-5 australiano a cui tutti pronosticano un luminoso avvenire, 15 con 4/9 e 2/5. E sempre del 2000, 11 dicembre, è Alex Ducas, altro australiano del bellissimo Center of Excellence, un 2-3 che all’esordio ne ha infilati 12 con 3/4 e 2/3.
 

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