Basta un gol di Petrovic per stendere il Brian Lignano: Treviso in vetta
A dieci minuti dalla fine ci pensano Petrovic e la dea bendata a consegnare i tre punti al Treviso, che per una notte si riprende la vetta della classifica. Vittoria 1-0 per i biancocelesti che hanno ospitato al Tenni il Brian Lignano

A dieci minuti dalla fine ci pensano Petrovic e la dea bendata a consegnare i tre punti al Treviso, che per una notte si riprende la vetta della classifica. Vittoria 1-0 per i biancocelesti che oggi hanno ospitato al Tenni il Brian Lignano.
Una vittoria, però, che lascia ancora molte incognite per gli uomini di Gorini che hanno faticato contro un avversario che è venuto nella Marca a giocare a viso aperto, impensierendo in più di un’occasione Vadjunec (sempre attento tra i pali). Ironia della sorte, i due migliori attacchi del girone C di Serie D (12 gol, ora 13, per il Treviso e 10 per il Brian Lignano) hanno faticato a trovare la via del gol.
Ad essere protagoniste, dunque, sono le fasi difensive, con in particolare quella biancoceleste che mantiene la porta inviolata per la seconda volta in stagione. Alla fine ci pensa l’attaccante con il numero 24 sulla schiena, Petrovic, a risolvere il match, unendo un pizzico di fortuna e un’ampia dose di cinismo.
Sfruttando un infortunio del portiere avversario, Biz, la punta ha segnato il gol della vittoria a porta vuota dopo che il pallone è scivolato via dalle mani dell’estremo difensore. Il Treviso torna così alla vittoria dopo il pareggio di Bassano e, per almeno 24 ore, si riprende il primo posto con 16 punti, momentaneamente a +1 sul Cjarlins Muzane che giocherà domani a Legnano. Nell’altro anticipo della sesta giornata, l’Union Clodiense ha rimontato la Luparense, pareggiando 2-2.
Per la prima volta dall’inizio della stagione il Tenni ha visto un avversario che, arrivato a Treviso, ha giocato a viso aperto. Nei primi minuti di gioco la squadra di Moras si è fatta avanti con Variola e Alessio, Vadjunec non si è mai fatto trovare impreparato.
Due le occasioni più ghiotte avute dai friulani: al 19’ Variola lancia in avanti per Ibe, il cross è per Tarko che da buona posizione, al limite dell’area, manda di poco sopra alla traversa. Il Treviso padrone di casa, invece, è più attendista: si difende con ordine, aspetta il momento giusto per colpire.
Il primo sussulto arriva con una punizione dai 30 metri di Scotto che termina di poco sul fondo. Più vicini al gol gli uomini di Gorini al 31’ sugli sviluppi di un corner calciato da Gucher, colpo di testa di Munaretto che viene bloccato dai guantoni di Biz.
Sul velocissimo cambio di fronte, Alessio serve Ibe all’altezza del dischetto del rigore, Vadjunec blocca la palla a terra. Al 42’ Videkon, l’ex di turno, respinge sulla linea di porta un tiro ravvicinato di Scotto, che ha ripreso la sfera dopo la conclusione di Fedato, deviata da Biz. Segno che il Brian Lignano non tira indietro la gamba è che chiude in avanti.
Dopo una prima frazione di gioco al di sotto della aspettative, il Treviso rientra in campo con maggiore determinazione, dando però più spazio alla foga rispetto all’incisività in attacco. Anche per questo al 60’ i friulani vanno di nuovo al tiro, con Tarko che si insinua in area, serve Ibe e Vadjunec para in due tempi.
Dieci minuti dopo si affaccia pericolosamente alla porta di Biz i biancocelesti con una punizione di Beltrame, calciata a ridosso del vertice dell’area di rigore, l’incornata di Salvi va vicinissima al gol. Gorini cambia le carte in tavola ridisegnando il sistema di gioco: con l’ingresso di Martinelli, la squadra adotta la difesa a tre per giocare con gli esterni - Brigati e Fragnelli - altissimi. L’allenatore del Treviso viene premiato, ma a fare la parte maggiore è forse la fortuna.
Al minuto 79 Brigati da destra lancia un siluro verso Biz che prova a fermare il pallone alzando le mani ma gli scivola all'indietro, da rapace d’area Petrovic non si fa sfuggire l’occasione e a porta vuota la butta in rete. Moras non tarda a rispondere e con l’ingresso di Rocco alza il peso offensivo dei suoi. Il primo a cercare il pareggio è Chiccaro, Vadjunec respinge. Poi più nulla di concreto, complice anche l’ordinata difesa di casa.
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