Sundas, l’ultimo eroe per il Treviso

Il procuratore sostiene di aver l’accordo con Nardin. Il presidente: «Presi Rosina e Kastrati, il resto è un complotto»
Di Silvano Focarelli

TREVISO. Sulla penosa vicenda del Treviso è spuntato l’ennesimo soggetto che sostiene di poterlo salvare. Si tratta del procuratore Alessio Sundas, pistoiese, titolare della Sport Man, con un passato nel mondo della moda e della tv, già inseguito dalle Iene e vicino all’acquisto del Pisa: «Abbiamo una ventina di giocatori svincolati di cui deteniamo la procura pronti a partire per Treviso. Chiediamo risposte certe alla dirigenza e nel contempo ci appelliamo al Comune affinchè permetta alla squadra di utilizzare il Tenni fino al termine della stagione. La Sport Man è al fianco dei tifosi trevigiani, abbiamo progetti ambiziosi per riportare entro tre anni la squadra in Lega Pro. Sono in corso contatti con imprenditori stranieri pronti a rilevare le quote del club veneto, a patto che ci sia chiarezza da parte della dirigenza uscente».

Al di là del comunicato, Sundas spiega: «Mercoledì sono andato a casa di Nardin e ho firmato un accordo, in base al quale ho assunto l’area tecnica e l’area marketing. Il Treviso lo vorremmo prendere a 50 e 50 noi ed una società di Lugano, abbiamo pronta una serie di sponsor, un contatto l’abbiamo avuto anche con la Benetton, per pagare stadio, campo di allenamento, staff tecnico, pulmino e albergo fino alla fine della stagione. Ma non siamo disposti ad accollarci i debiti di Nardin riguardanti i fornitori e quant’altro. Michielan non ci dà lo stadio? Lo capisco, ma noi paghiamo anticipato».

Sempre ieri Tiziano Nardin ha detto a Trivenetogoal che «i debiti presunti che mi vengono attribuiti sono ascrivibili solo alla mia azienda e che tutto quello che sta succedendo è un complotto che ha come regista l’amministrazione comunale e l’assessore allo sport Ofelio Michielan per pilotare il club nelle mani di persone a lui vicine. Sin dall’inizio ho avuto sempre tutti contro».

Michielan, attualmente all’estero, si limita a ribadire che «noi il Tenni a gente che non conosciamo non lo diamo: lo daremo con bando alle giovanili e al gruppo trevigiano che a giugno sta lavorando per far ripartire la prima squadra (quindi non a Dondi, ndr)». Intanto Nardin sostiene di aver tesserato il terzino Riccardo Rosina e il centrale difensivo Elvis Kastrati: mossa inutile, visto che ogni giocatore che eventualmente arriverà qui deve appartenere alla scuderia di Sundas. Sempre Nardin aveva intimato alla Juniores di scendere in campo a Motta: i ragazzi, spalleggiati dai genitori, si sono rifiutati di allungare la farsa.

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