Sul Monte Grappa fin da Bartali si laureano gli assi

CRESPANO. Sul Grappa si celebra la storia del ciclismo. Sulle rampe del monte sacro alla Patria va in scena una delle classiche più antiche e prestigiose nel panorama dilettantistico. Dare un'occhiata all'albo d'oro della Bassano-Monte Grappa significa riannodare il filo con l'epoca eroica del pedale, tornare con la mente nientemeno che a Gino Bartali e Giordano Cottur, ricordare tanti futuri vincitori della maglia rosa e stoccatori di tappe mitiche.
Sul Grappa non si esulta per caso. Da “Ginettaccio”, che poi con Cottur avrebbe condiviso anche le emozioni dell'indimenticabile Giro 1946, quello della ricostruzione, degli incidenti di Pieris e di Trieste, al pokerissimo negli Anni Cinquanta dell'enfant du pays Isaia Vidale. E poi Fausto Bertoglio, a segno nel Giro '75, Enrico Zaina, secondo alla corsa rosa '96, futuri trionfatori al Giro del calibro di Ivan Gotti, Gilberto Simoni e Damiano Cunego. Venendo invece ad edizioni più recenti, non sfugge il nome di Fabio Aru, secondo alla corsa rosa 2015 dopo il terzo gradino del 2014. Destinati a un avvenire interessante sono Gianfranco Zilioli, che domò il Grappa nel 2012, e Simone Andreetta, lo zalfino figlio d'arte a bersaglio nelle ultime due edizioni. Secondi si classificarono Bugno nel 1985 ed Enrico Battaglin nel 2011.
La premessa era d'obbligo per contestualizzare uno degli appuntamenti più attesi nella categoria Under 23. Un anno fa si esaltò pure Nibali junior, chiudendo terzo, mentre il fratello Vincenzo saliva sul gradino più alto sotto l'Arco di Trionfo, regalandosi il momento più alto della carriera. La scalata numero 73 avrà probabili protagonisti invece in Gazzara (Continental Mk Kvis), Brundo (Coppi Gazzera), Toniatti (Zalf), il duo Affini-Garosio (Colpack) e Pacchiardo (Palazzago). La Zalf, dominatrice nel 2013 e 2014, schiera pure Enrico Salvador, Simone Velasco e Andrea Vendrame. La Selle Italia replica con Leonardo Basso. Sono al via 200 corridori in rappresentanza di 23 squadre.
Si parte alle 10 da piazza Libertà a Bassano, come per la cronoscalata del Giro 2014. Da coprire 108 km, di cui i primi 80 sono pianeggianti: circuito di 8 km da ripetere 10 volte. Poi si entra a Romano d’Ezzelino e gli scalatori trovano pane per i loro denti: meno 27 km al Sacrario di Cima Grappa (territorio comunale di Crespano) con l'infinita arrampicata che incorona solo grimpeur destinati a fare strada nel ciclismo che conta. Chi raccoglierà la pesante eredità dei Bartali, Cottur, Bertoglio, Simoni e Aru? Lo sapremo fra poche ore.
Mattia Toffoletto
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