Slongo e Pellizotti torchiano Nibali nel ritiro in Croazia della Baharin-Merida

HVAR (CROAZIA). È scattata nell’ultimo weekend dall’isola di Hvar, in Croazia (Lesina in italiano), l’avventura 2019 della Baharin-Merida di Vincenzo Nibali. Nelle prossime ore, si sveleranno i programmi dello Squalo – i rumors suggeriscono il doppio assalto al Giro e al Tour –, ma in chiave trevigiana merita una sottolineatura lo staff tecnico della compagine del Golfo Persico: accanto a Paolo Slongo, ecco il battesimo di Franco Pellizotti.

Dopo aver chiuso la carriera da gregario-principe dello Squalo, il 40enne bibionese, trapiantato a Mareno, debutta nella nuova veste di direttore sportivo ed è probabile che il prossimo anno verrà impiegato in primis nelle corse italiane. Le prime riunioni dall’altra parte della barricata le aveva fatte in realtà dopo il Lombardia, ultima sua corsa fra i grandi, ma il ritiro prestagionale dà decisamente altre sensazioni.

Quel mix di speranza e attesa cui è invece abituato Slongo, legato allo Squalo dai tempi della Liquigas.

Un team-modello che in queste ore torna giocoforza alla mente: pure in quel caso, lo staff “schierava” due trevigiani, con il ponzanese Stefano Zanatta, capo dei direttori sportivi e lo stesso Slongo preparatore (fra i corridori, un giovane Nibali e Pellizotti).

Quanto all’organico, rinforzato dal mercato in ottica cronosquadre con Rohan Dennis e Damiano Caruso (la Boucle 2019 ne include una di 28 km), non c’è più Manuele Boaro: aveva fatto parte del “gruppo Nibali” nel 2017 e s’era regalato lo scorso aprile il successo nella tappa regina del Giro di Croazia, ma dalla prossima stagione affiancherà all’Astana il talento colombiano Miguel Angel Lopez. —

M. T.

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