Sarà il grande ritorno alle origini in direzione colline dell’Unesco

Ca’ Del Poggio, Madean, Montello: tutte le asperità per i 153 o i 113 km. L’Expo apre oggi alle 17 all’azienda di Fontane
Mattia Toffoletto



Un filo di passione che si riannoda dopo due anni. Archiviato lo stop forzato del 2020 causa pandemia, la Granfondo Pinarello torna domenica con un percorso che riporta alle origini (reinserito il Madean dell’edizione inaugurale ’97) e l'organizzazione già proiettata al venticinquennale (2022), edizione per la quale Fausto Pinarello assicura «format nuovo e logistica diversa». Un’edizione che potrebbe contare sul prologo di prestigio del Giro, considerato che è in ballo la riproposizione a Treviso della corsa più amata, magari con un tracciato legato a doppio filo alla Granfondo. Ma intanto c’è da pensare alla "Pinarello della Ripartenza", giocoforza ridotta nei numeri (si punta a duemila partenti, termine iscrizioni sabato) e limitata nelle presenze straniere dall’era Covid (attesi tedeschi e austriaci, ma non ci sarà lo sbarco dei clienti asiatici, che di solito animavano il lungo weekend della kermesse). Un evento che sarà comunque all’insegna del «riprendiamo a pedalare», un nuovo inizio per il mondo amatoriale finito all’angolo nel 2020 e già rilanciato nelle settimane scorse dal ritorno della Maratona delle Dolomiti. Di certo è stata una corsa contro il tempo: complici le incertezze dettate dalla pandemia, la macchina organizzativa si è mossa solo un paio di mesi fa, mentre il via alle iscrizioni è stato dato giugno (invece di gennaio).

PERCORSI

Il via verrà dato alle 7.15 da piazza del Grano, previste “ondate” ogni 30 secondi (con margine al massimo di un minuto). L’edizione 24 include un percorso lungo di 153 km e 2.250 metri di dislivello e la Mediofondo da 113 km e un dislivello di 1.100 metri. Punto di contatto è lo scollinamento del Muro di Ca’ del Poggio, ormai approdo tradizionale: pendenza media del 13%, punte al 18%. Dall’erta di Rua di Feletto, diventata meta irrinunciabile del grande ciclismo, si prenderà la strada per Rolle e Campea. I granfondisti proseguiranno in direzione Combai, virando su Valdobbiadene, Pederobba e Monfumo. Le colline patrimonio Unesco immancabili protagoniste. La seconda asperità coinciderà con il Madean (Casere Budui), il versante più duro della scalata a Pianezze. Sì, la salita con cui decollò la Granfondo nel ’97. Poi il tracciato riserverà la presa XIV del Montello, altra insidia con cui fu battezzata la festa amatoriale di luglio. Il finale vedrà gli attraversamenti di Povegliano e Ponzano, con classico sipario in Borgo Mazzini. I mediofondisti, per contro, andranno da Rolle a Vidor, proseguendo per Crocetta. Identico il segmento conclusivo con Povegliano e Ponzano.

NOVITà VILLORBA

Il cuore pulsante della Pinarello, per la prima volta, esce dai confini del capoluogo. L’Expo apre già oggi alle 17 e sarà ospitato per tutto il weekend a Fontane, in prossimità dell’azienda e della bottega Pinarello. Lì troveranno spazio segreteria e consegna pacchi gara, s'allestirà il villaggio commerciale con gli stand dei vari partner. Considerato che lo start della Pinarello sarà - come sempre - a uno sguardo dal noto negozio di Borgo Mazzini, si può evidenziare come l’happening di luglio racchiuda passato e futuro di un brand famoso in tutto il mondo. Da non scordare, in tal senso, il progetto “Pinaland”, ossia la realizzazione di un impianto per bmx e gravel (giovanissimi in primis) da attrezzare in prossimità della fabbrica in Strada Ovest.

PROTOCOLLI ANTI-COVID

La Pinarello 2021 offrirà un colpo d’occhio diverso già alla partenza di piazza del Grano. L’ammassamento degli atleti - in prossimità del via - imporrà l’obbligo della mascherina. E Fausto Pinarello ha pensato di regalare ai partecipanti un dispositivo di protezione speciale: per tutti di colore rosso e con impressa la lettera “A” di Andrea Pinarello, nel decennale della morte. Quanto ai concorrenti, ciascuno dovrà esibire un’autocertificazione. Senza contare che le norme anti-Covid faranno capolino pure nei ristori e al pasta-party: il cibo verrà consegnato, non ci si potrà servire da soli.

VIP IN MAGLIA AZZURRA

La Granfondo non vivrà unicamente della sfida fra cicloamatori habitué delle lunghe distanze. Non passerà inosservato il dorsale dell’ex pro’ Stefano Allocchio, braccio destro di Mauro Vegni, direttore del Giro. Ma, a pochi giorni dall’impresa dell’Italia all’Europeo, i riflettori saranno tutti puntati sull’ex portiere azzurro Francesco Toldo: inevitabile il parallelo fra Donnarumma, eroe di Wembley, e l’ex numero uno padovano, indimenticabile “para-rigori” all'Euro 2000 nella semifinale con l’Olanda.

L’AZIENDA

Pinarello ha appena lanciato l’ultimo modello “Dogma F” e, dopo aver sbancato il Giro con Egan Bernal, si prepara a godere un’Olimpiade in prima linea con Filippo Ganna, a caccia di un doppio titolo fra crono e quartetto, Elia Viviani e Letizia Paternoster. In termini di mercato, la bici “tira”: più 25% nel fatturato rispetto al 2020, l’ultimo s’aggira sui 63-64 milioni. —

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso