Prosecco Doc Imoco Volley, sì al Bosco dello Sport ma niente addio a Villorba

L’approdo nel nuovo palazzetto da 12mila posti in costruzione a Venezia riguarderebbe solo i grandi eventi, ricalcando la strategia della Vero Volley col Forum di Assago. Il co-presidente Maschio: «Soluzione da ponderare con intelligenza»

Lucia Anselmi
Un render della nuova arena da 12mila posti, in fase di realizzazione nell'ambito del progetto "Bosco dello Sport", situata vicino all'aeroporto Marco Polo di Venezia
Un render della nuova arena da 12mila posti, in fase di realizzazione nell'ambito del progetto "Bosco dello Sport", situata vicino all'aeroporto Marco Polo di Venezia

Nessuna fuga da Villorba, ma un'opportunità per creare qualcosa di innovativo magari proprio durante i grandi eventi, è con queste modalità che l'Antonio Carraro Prosecco Doc potrebbe approdare al palazzetto da 12 mila posti inserito all’interno del complesso Bosco dello Sport, attualmente ancora in fase di costruzione, a pochi passi dall'aeroporto Marco Polo di Venezia.

Una strategia che andrebbe a ricalcare quella già adottata dalla Vero Volley che disputa i match più blasonati all'Unipol Forum di Assago. L'idea di poter usufruire di una struttura con una capienza superiore rispetto a quella attuale del Palaverde, 5.344 posti, sarebbe legata quindi non a un addio alla tana delle Pantere, ma all'opportunità di poter rispondere all'aumento sempre più crescente di spettatori soprattutto in relazione alle sfide cruciali della stagione.

Un palcoscenico più grande e non, come alcuni hanno erroneamente pensato, un biglietto di sola andata per dire addio a Villorba che, oltre a essere teatro delle gare dalle gialloblù, è stata ulteriormente ampliata con l'Imoco Bistrot e l'attiguo CMB Imoco Center dotato di impianti di padel all'avanguardia e di uno store sportivo con il merchandising ufficiale di Conegliano.

«Potrebbe essere una soluzione, ma va studiata e ponderata con intelligenza – aveva dichiarato al termine della Final Four il co-presidente Pietro Maschio parlando del futuro impianto veneziano –. Se ci concedessero di andare là è perché punteremmo a creare un evento che non abbiamo mai fatto, insomma, una grande novità, ma di questo ne parleremo con gli enti competenti e con l’amministrazione che ci diranno se e quando potremmo andare a giocare là». Un progetto per continuare a crescere e non un addio a un territorio amato e legato alla Prosecco Doc da un legame indissolubile.

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