Prosecco Cycling a Valdobbiadene, in sella sotto la pioggia

VALDOBBIADENE. Il maltempo non ha fermato la Prosecco Cycling, l’evento internazionale che ha portato pedalatori di tutto il mondo sulle colline del Prosecco. Alla partenza dalla centrale piazza Guglielmo Marconi a Valdobbiadene, la capitale del Prosecco docg superiore, si sono presentati un migliaio di ciclisti di quattro continenti diversi in rappresentanza di ben 21 nazionali, ai quali la pioggia, caduta incessantemente ma con leggerezza, non ha messo paura.

A causa del maltempo, ampiamente previsto purtroppo, il percorso originario è stato accorciato da 96,4 chilometri a 60. A rimetterci è stata la salita di Zuel, sacrificata nel rispetto della sicurezza che è uno dei vanti della Prosecco Cycling. Il tracciato ha comunque offerto vari motivi di interesse, su e giù per le colline del Prosecco per le quali è stata presentata la candidatura a patrimonio dell’Unesco. Dopo Valdobbiadene, i ciclisti hanno attraversato Combai, Follina, Tarzo, Resera, Refrontolo, San Pietro di Feletto, Conegliano, Collalto, Sernaglia della Battaglia, Col San Martino, Guia e Follo per fare ritorno a Valdobbiadene. Il percorso, insomma, non ha offerto un’altimetria difficoltosa ma tre salite suggestive sì.

La prima è stata il celebre Muro di Ca’ del Poggio, un’asperità non lunga ma dalla pendenza severa. Molti gli appassionati che hanno gradito la Prosecco Cycling per via della salita che è gemellata con il Muro di Huy, la salita che caratterizza il Giro del Fiandre, in uno dei più prestigiosi teatri del ciclismo mondiale. Al termine dell’ascesa, già valicata più volte dal Giro d’Italia, l’ultima la scorsa primavera nel corso della penultima tappa, la Pordenone-Asiago, a ristorare i faticatori della strada ci hanno pensato Alberto Stocco e i suoi collaboratori del ristorante Ca’ del Poggio che hanno servito 80 chilogrammi di scampi e Prosecco a volontà. La seconda salita di giornata è stata l’erta di Collalbrigo, infine è venuto il Collalto.

La Prosecco Cycling è anche una festa dell’enogastronomia trevigiana messa in vetrina a un pubblico dei più vari. Così se le operazioni di iscrizione e ritiro pacco gara si sono svolti nell’ameno complesso di Villa Sandi con l’annessa cantina vinicola, dove il sabato il servizio di porchetta e Prosecco è durato tutta la giornata, la conclusione della manifestazione è avvenuta alla Trattoria Crai “Piaceri Italiani” nella cornice di Villa dei Cedri, sempre con la preziosa collaborazione della scuola di ristorazione Dieffe di Valdobbiadene e dell’istituto Cerletti di Conegliano. In mezzo, sabato sera a Villa Sandi, si è tenuta la cena dei campioni alla quale hanno presenziato numerosi ex professionisti: da Francesco Moser a Marco Saligari, apprezzato collaboratore Rai, passando per Moreno Argentin, Mario Beccia, presidente dell’associazione Glorie del ciclismo triveneto, Gilberto Simoni, Simone Fraccaro, Giorgio Furlan, Renato Longo, Giovanni Moro e Ennio Salvador, oltre alla madrina della Prosecco Cycling, Justine Mattera, appassionata di ciclismo nonché conduttrice del programma televisivo di Bike Channel “In viaggio con Justine” che le ha permesso di viaggiare in bicicletta per lo Stivale e di raccontare i posti più suggestivi.
In coda alla Prosecco Cycling si è disputata la Prosecco Classic “Emilio De Marchi”, ciclostorica dedicata alla fabbrica di abbigliamento per il ciclismo di San Vendemiano, presente sul mercato dal 1946 e specializzata nella fornitura vintage, fondata da Emilio De Marchi. Questa manifestazione, collegata per la prima volta alla Prosecco Cycling, ha aggiunto una nota di colore al festoso quadro: al via Simoni e Beccia. La Prosecco Classic “Emilio De Marchi”, ideata da Mauro Piccin, è inserita nel circuito 3 Venezie Vintage 2017.
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