Prealpi, domina Trentin è alla sua quinta vittoria

Nuovo successo per il pilota montebellunese con la navigatrice De Marco Beffato l’equipaggio del giovane Scattolon battuto per poco più di due secondi
Guerretta Sernaglia rally
Guerretta Sernaglia rally
SERNAGLIA. Mauro Trentin e Alice De Marco trionfano per la quinta volta sulle strade del Prealpi Master Show e diventano l’equipaggio più vincente nella storia del rally di Sernaglia. Una vittoria che il pilota di Montebelluna si è dovuto sudare, eccome. Il suo rally non era partito bene: problemi al freno a mano lo avevano costretto al secondo posto nella prova di sabato sera, superato da un Edoardo Bresolin scatenato con la sua meno performante Peugeot 208 R5. Ma, risolti i problemi, ieri Trentin è partito a tutta: vinta la seconda prova, ha spinto per tenere dietro la Skoda Fabia R5 di Giacomo Scattolon e Paolo Zanini. Anche grazie ai ritiri sulla terza scivolosissima speciale dei giovani Nicolò Marchioro (Peugeot 208 R5), Giacomo Costenaro (Peugeot 208 R5) e dello stesso Bresolin, Trentin ha ridotto infatti la lista dei potenziali avversari al solo nome di Scattolon. Alessandro Bettega e Simone Scattolin (Ford Fiesta R5) hanno perso 40 secondi nella prova precedente a causa di un testacoda in cui la loro auto si è anche spenta. Arrivati sulla linea di partenza della quarta e ultima prova speciale (la “Master Show Day” di 10.40 chilometri) il distacco fra Trentin e Scattolon era di soli 4 secondi, quando Michele Piccolotto e Franco Cenere (Skoda Fabia R5) erano ormai staccati di 25”7. La tensione, nei due abitacoli, era altissima. Alla fine della prova, risultato beffardo per Scattolon: è riuscito a battere Trentin con il tempo di 7’34”5, ma il suo sforzo non è bastato. Trentin ha vinto la classifica assoluta con soli 2”3 di vantaggio sul rivale. La faccia del vincitore, sul palco d’arrivo, era tutta un programma: larghissimo il sorriso con cui il pilota montebellunese ha salutato i tifosi che dalle prove si sono spostati davanti al municipio di Sernaglia per festeggiare la vittoria del loro idolo. «Sono felicissimo», ha detto Trentin dopo aver vinto per la quinta volta la gara, «Nell’ultima prova ho corso gli ultimi 6 chilometri senza note per un problema all’interfono che mi impediva di sentire quello che mi diceva la mia navigatrice Alice De Mauro».


Molto più scuro lo sguardo del giovane Giacomo Scattolon, che ha visto sfumare la vittoria per pochi secondi: «Senza alcuni errori banali commessi nella seconda prova speciale un po’ per la mia inesperienza forse sarei stato davanti a Mauro. Peccato». È toccato a Michele Piccolotto raccogliere un terzo posto assoluto che nessuno, alla vigilia, riteneva per lui un risultato sperabile. «Nell’ultima piesse siamo andati lunghi: pensavo di aver perso tutto, e invece eccoci sul podio. È stata una giornata fantastica», dice. Anche la gara storica ha appassionato le migliaia di spettatori presenti sulle prove dal sabato pomeriggio alla domenica sera. Hanno sfidato il freddo per vedere i numeri dell’ex ufficiale Ford Mikko Hirvonen (Ford Escort MkII), stoppato da un guaio al cambio. La vittoria finale è andata a Simone Romagna e Dino Lamonato su Lancia Delta Integrale, che hanno sfruttato un’uscita di strada del favoritissimo Jari-Matti Latvala (Toyota Celica) per rifilargli 25 secondi. «Mi spiace per Jari-Matti, ma abbiamo fatto una gara fantastica in cui ci siamo tolti una soddisfazione enorme», ha detto il pilota vicentino.


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