Plastilegno, rimpatriata d’emozioni

TREVISO. 8 maggio 1977: alla chiesa sconsacrata della Misericordia a Venezia, tempio laico della Reyer, la Nuova Plastilegno Giomo Cucine batteva Rovigo e raggiungeva la Pagnossin in serie A femminile di pallacanestro. Ieri, alla Sala Affreschi di Palazzo Rinaldi, i Veterani dello Sport di Treviso hanno patrocinato la rimpatriata di quelle ragazze di allora, oggi splendide sessantenni, per rievocare uno degli eventi sportivi più gloriosi della Marca. È stata l'occasione per rivedere personaggi come coach Nidia Pausi (che allora era affiancata in panca da Mauro Brol e Nico Zanatta), Luciana Montelatici, Galdina Baruzzo, Carla Paris, Carmen Sartori, Serena Bontempi e tutte le altre: Faido, Soldati, Rupolo, Rizzi, Bressan, Smaniotto, Secco, Collavo, Forato e Miglioranza. Ma le basi della storica promozione furono gettate nel torneo di B 75-76 con l'arrivo di Scarperi, che si aggiunse anche a Pavan, Sora, Mongiardini, Marin e Schiavon. In totale una cinquantina di ex giocatrici. Già entrati nella leggenda i derby con la Pagnossin: la Plastilegno in quei due anni li perse tutti, ma spesso solo negli ultimissimi minuti, come il primo. Che duelli tra Montelatici e Bianca Rossi, che passione sugli spalti del Coni e del Natatorio, che tifo e che polemiche fra i due coach: Pausich e Novarina diciamo che non andavano propriamente d'amore e d'accordo. Carmen Sartori lasciò la squadra subito dopo la promozione: «Esserci incontrate nella prima adolescenza ci ha fatto crescere e maturare, anche a livello di famiglie. Bellissimo essere sempre state assieme in questi 40 anni, magari non tutte perché la vita da qualcuna ci ha separato, ma chi è rimasta a Treviso non si è più lasciata». Le fa eco Carla Paris: «Abbiamo pensato di raccontare quella nostra meravigliosa esperienza, la promozione in A fu la ciliegina su una torta costruita una decina d'anni prima. Altrettanto bello è il fatto che a ancor oggi, dopo tanto tempo, siamo tutte restate amiche e continuiamo a frequentarci. I ricordi sono tanti: quei derby erano accesi, c'erano anche dei battibecchi ma mai oltre certi limiti. Nel primo il Natatorio era stracolmo, perdemmo di tre punti. E che emozione affrontare squadroni come il Geas e Standa e le grandi giocatrici di serie A, vedi Mabel Bocchi, contro cui saltavo alla palla a due». Ma un po' di batticuore per questa reunion del quarantennale? «Senz'altro c'è stato» rispondono in coro «è stata una grande gioia soprattutto nel rivedere coloro che non vedevamo da tempo, o ricordare chi non c'è più, come il colonnello Lo Russo e l'ingegner Piovesana, il primo presidente. E purtroppo anche alcune ragazze». (s.f.)
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