Pillastrini: «Abbiamo combattuto contro un team di valore»

RIMINI. Peccato, perché sarebbe stato davvero bello: Treviso rimane in testa per 30 minuti e sogna, arrivando molto vicino all'impresa. Peccato, ma le sensazioni e le dichiarazioni del post partita...

RIMINI. Peccato, perché sarebbe stato davvero bello: Treviso rimane in testa per 30 minuti e sogna, arrivando molto vicino all'impresa. Peccato, ma le sensazioni e le dichiarazioni del post partita raccontano di una De’ Longhi consapevole dei propri mezzi, orgogliosa di aver messo in difficoltà una squadra di categoria superiore. «Siamo calati a livello di energia» il commento di Stefano Pillastrini «Abbiamo combattuto, non era facile senza Williams e con Fabi frenato dal dolore alla schiena: la situazione era complicata e non dobbiamo dimenticare che abbiamo affrontato una squadra di valore. La zona di Ferentino? Non è stata una questione di tatticismi, tanto è vero che la zona l'avevamo attaccata bene nel primo tempo, ma davvero ci sono mancate le forze necessarie nel finale». Prima di quel maledetto ultimo quarto, Treviso se l'è giocata alla pari, superando le aspettative sul primo confronto ufficiale con una squadra di A2 Gold: «Temevo peggio personalmente. Dobbiamo essere dunque contenti, tuttavia» precisa Pillastrini «le difficoltà offensive dicono che dobbiamo lavorare ancora per migliorare». Andrea Gracis, ds di Treviso Basket, è dello stesso avviso sul confronto con Ferentino, squadra di categoria superiore: «Avevo visto alcune partite di Ferentino e credevo fossero un gradino sopra di noi. Noi abbiamo avuto il merito di giocare una partita equilibrata, rimanendo in vantaggio per 30 minuti» le parole del capitano dello scudetto trevigiano del 1997 «Usciamo da questa sfida a testa alta, dopo una sfida disputata in una situazione non facile, viste le condizioni fisiche non ottimali. Certo, vincere una partita sarebbe stato bello, ma sono ugualmente soddisfatto». Il rammarico si legge anche nelle parole di Tommaso Rinaldi, che nella sua Rimini sperava di fare il colpaccio: «Mi sarebbe piaciuto giocare questa partita al completo, con Coron (Williams, ndr), ma purtroppo non è stato possibile. Chi c'era a vedermi? C'erano tutti: famiglia e amici. Ci tenevo ancor di più, anche perché in semifinale avremmo affrontato Brescia( ex squadra di Rinaldi, ndr). È andata così, ma ancora una volta abbiamo dimostrato di essere un grande gruppo e sono fiero di farne parte». Infatti questa trasferta ha dimostrato i punti fermi della De’ Longhi: un gruppo solido ed un pubblico instancabile, che ancora una volta ha dominato la scena, sostenendo la squadra per l'intera durata della partita.

Mario De Zanet

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