Nicolas cuore d’oro: è tutta per Federico Zurlo

Rui alle stelle: «Un successo che mancava da troppo tempo». Bertazzo: «Gasparrini è rimasto chiuso»
BOLOGNINI TREVISO POPOLARISSIMA 2014, IN FOTO ARRIVO E PREMIAZIONI, IN FOTO IL VINCITORE NICOLAS MARINI
BOLOGNINI TREVISO POPOLARISSIMA 2014, IN FOTO ARRIVO E PREMIAZIONI, IN FOTO IL VINCITORE NICOLAS MARINI

Vincere per dedicare il successo a Federico Zurlo che ha seguito da casa la corsa. Vincere per sfatare il tabù che non vedeva la Zalf a braccia alzate alla Popolarissima dal 2004. «Oggi avevamo una gran bella responsabilità» ha spiegato Nicolas Marini «Ma non abbiamo fallito. Questa è una squadra fantastica, un gruppo unito da una forza incredibile e questo ci ha permesso di correre in maniera perfetta. Quando Cavasin, Zhupa e Gomirato si sono spostati ho visto il traguardo e ho visto che avevo qualche metro di vantaggio sul resto del gruppo ho capito che era fatta. È stata un’emozione indescrivibile». A coccolare Marini anche patron Gaspare Lucchetta ed Egidio Fior. «Questa vittoria è dedicata a Federico Zurlo che si è fratturato la clavicola la scorsa settimana al Trofeo Balestra. Lo scorso anno lui qui ha fatto secondo e oggi avrebbe dovuto essere qui con noi: lo aspettiamo» ha riferito Marini.

«È una vittoria che ci mancava. Vincere qui, a Treviso ha un sapore speciale: in settimana l'attesa si era fatta sentire e la squadra è partita concentrata e con le motivazioni giuste» ha commentato un Luciano Rui visibilmente emozionato «Non abbiamo sbagliato nulla. I ragazzi sono riusciti a controllare l'intera gara e soprattutto il finale come avevamo concordato nella riunione tecnica prima del via. Nonostante avessimo di fronte il meglio dei velocisti italiani, siamo riusciti a spuntarla nettamente» ha aggiunto Gianni Faresin «Marini ha confermato una volta di più di essere un super-jet e la squadra è stata grandissima nonostante le insidie fossero moltissime» ha concluso Alessandro Bertolini

Liam Bertazzo ha tentato di rimontarlo, ma si è dovuto accontentare dell’argento. «Puntavamo su Gasparrini, invece Rino è rimasto chiuso e non è riuscito a sprintare, a quel punto mi sono preso io la responsabilità di fare la volata» racconta l’azzurro della MG KVis-Wilier-Trevigiani-Norda «Marini è partito secco ai 200 metri e ha preso subito un certo vantaggio, io l’ho affiancato e ho iniziato a recuperare, ma non è bastato. Mi dispiace per la vittoria mancata ma tutto sommato posso ritenermi soddisfatto, anche perché non era l’arrivo ideale per me e le due settimane passate in Colombia per i mondiali della pista mi hanno tolto un po’ di spunto.

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