Montebelluna, è nata una stella: Panziera ora sei tra le grandi

La nuotatrice di Montebelluna dopo la vittoria dei 200 dorso: «Ho mosso un passettino alla volta, ma ce l’ho fatta»  
Margherita Panziera of Italy celebrates after finishing first the 200 meters backstroke women final at the European Swimming Championships in Glasgow, Scotland, Thursday, Aug. 9, 2018. (ANSA/AP Photo/Darko Bandic) [CopyrightNotice: Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved]
Margherita Panziera of Italy celebrates after finishing first the 200 meters backstroke women final at the European Swimming Championships in Glasgow, Scotland, Thursday, Aug. 9, 2018. (ANSA/AP Photo/Darko Bandic) [CopyrightNotice: Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved]

MONTEBELLUNA. È quando arrivi sul gradino più alto che ripensi a come tutto è cominciato. È quando tocchi il cielo con un dito che torni con la mente agli infiniti sacrifici, alle avversità, a quei momenti in cui non riuscivi a trovare la quadra e non ne capivi la ragione. All’indomani dell’oro sui 200 dorso agli Europei di Glasgow (a suon di record italiano e dei campionati), che l’ha consacrata campionessa, Margherita Panziera ha ancora la gioia in corpo e decide di tradurla in parole. S’affida a Instagram e scrive un lungo post, frutto di una notte, presumibilmente, di mille pensieri. I più belli di sempre.

Margherita Panziera, la sirena di Montebelluna oro agli Europei!
Margherita Panziera esulta dopo la vittoria agli Europei


La studentessa di Economia aziendale e Politiche dello Sport (laurea per la sessione autunnale, tesi sull’impatto positivo per Torino e Londra dei Giochi 2006 e 2012) riporta indietro le lancette e utilizza una metafora ciclistica, riflettendo sulla «salita», con cui un po’ tutti, nello sport come nella vita, devono cimentarsi. Dopo qualche tentennamento, Marghe l’ha presa di petto e ora scorge la cima. Perché la scalata «non è finita», come precisa lei stessa, guardando già al prossimo biennio orientale: Mondiali di Gwanju 2019, Olimpiadi di Tokyo 2020. Un messaggio che diventa il più efficace riassunto di una stagione da sballo. Nonché un esempio per tanti coetanei. Non solo sportivo.



«Il mio Europeo si conclude, inutile dire che per me questa medaglia significa tutto», esordisce Panziera, 23 anni domani. «Tutto il lavoro, la fatica, i sacrifici, i pianti. Eppure ce l’ho fatta. Un passettino alla volta, sono riuscita ad arrivare fin qua. E la salita non è finita, ma diciamo che per questa stagione non potrei essere più soddisfatta».

Ricapitolando: in dicembre record italiano agli Assoluti indoor (scalzando la Divina Pellegrini) e bronzo agli Europei in corta sui 200 dorso; ad aprile primato tricolore sui 100 dorso (in staffetta); fra giugno e luglio, quattro ori ai Mediterranei di Tarragona e record nazionale sulla distanza preferita (strappato ad Alessia Filippi) al Settecolli; infine, agli Europei di Glasgow, il bronzo nella staffetta mista uomini-donne quale gustoso antipasto del titolo sognato da sempre. Un’arrampicata vertiginosa che attende le prossime puntate e merita i doverosi ringraziamenti.



«Questo risultato non è solo mio, ma di tutte le persone che mi hanno sostenuta e hanno creduto in me per tutto questo tempo», rimarca la dorsista di Montebelluna, che ora pensa alle vacanze, «Voglio ringraziare la mia società, il Circolo Canottieri Aniene, e il mio gruppo sportivo, le Fiamme Oro. La mia famiglia, il mio ragazzo (il fondista Simone Ruffini ndr), le amiche. Infine, grazie a tutti per i messaggi che mi avete mandato, mi avete reso ancora più felice!».

Inciso: fra i numerosi complimenti piovuti sulla sua bacheca Instagram, non sfuggono quelli di altre due medagliate trevigiane a Glasgow, la sincronetta Beatrice Callegari (argento nel combo, due bronzi nel libero e tecnico di squadra) e la rematrice Alessandra Patelli (terza nel due senza con Sara Bertolasi). La 26enne di Conegliano le rinnova peraltro l’appuntamento nella località della Valtellina, che ha visto Federnuoto e Federcanottaggio rifinire in luglio la preparazione per la Scozia: «Prossimo anno tutte di nuovo a Livigno».

Margherita avrà un’altra sfida da inseguire, quella medaglia mondiale - giovedì ha nuotato il decimo crono della storia, 2’06”18 - che darebbe ulteriore spessore a una carriera già esaltante. Simbolo della new wave rosa, che ha la guida ideale in Simona Quadarella (tripletta d’oro: 400, 800 e 1500) e conta pure sull’altra veneta rampante Ilaria Cusinato.

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