Modolo e Gatto al festival dei velocisti

C'è chi ha già debuttato e vinto. C'è chi ha iniziato in pista e sfiorato una nuova impresa. C'è chi oggi battezzerà squadra e stagione. E c'è chi affinerà la condizione in Spagna, aspettando il via del calendario italiano. La Marca affronterà il 2014 con 9 professionisti, di cui 4 nel World Tour. La pattuglia perde l'ex iridato Alessandro Ballan, licenziato dalla Bmc dopo i 2 anni di squalifica inflitti dal Tna per l'inchiesta-doping della Procura di Mantova. Ma il contingente tocca quota 17, aggiungendo gli 8 (7 neopro') tesserati con squadre Continental, la serie C del ciclismo. Nel pomeriggio italiano, romperanno il ghiaccio Sacha Modolo e Oscar Gatto: parteciperanno al Tour de San Luis, in Argentina (dove corre anche Churuchet della Trevigiani continental con la nazionale argentina), debuttando con un team di prima fascia. Modolo, 9 centri nel 2013, ha lasciato la Bardiani per la Lampre: della corsa a tappe sudamericana, che si concluderà domenica 26, il velocista di San Fior conserva un piacevole ricordo, avendo centrato una frazione l'anno scorso, battendo nientemeno che Mark Cavendish. Salto di categoria anche per Oscar Gatto, dopo il lungo apprendistato alla corte di Citracca & Scinto: archiviato un 2013 in chiaro-scuro, eccezion fatta per l'exploit a Waregem, l'altivolese di stanza a Montecarlo è stato ingaggiato dalla Cannondale e proverà a togliersi le prime soddisfazioni in Argentina. Marco Coledan, terza stagione alla Bardiani, è fra i migliori interpreti azzurri della pista: se non bastavano l'oro in World Cup a Manchester e i tre tricolori infilati lo scorso autunno, la conferma è arrivata l'altro ieri nella terza tappa del circuito mondiale, sul velodromo messicano di Guadalajara. Il talento di Lutrano ha firmato un quinto posto nell'inseguimento, sfiorando il trionfo nella classifica finale di specialità: pur chiudendo a pari punti con l'olandese Jenning Huizenga, non si è aggiudicato il trofeo, solo perché il regolamento Uci premia il miglior piazzamento nell'ultima prova, vinta appunto dal pistard oranje. Il veterano del gruppo è Matteo Tosatto, che affronterà la 18ª stagione fra i grandi e il 14 maggio compirà 40 anni. È il gregario-principe di Alberto Contador nella Tinkoff-Saxo, la corazzata russo-danese cui il riesino si è legato per altri due anni: dopo il raduno al sole di Gran Canaria, il debutto avverrà in febbraio a Dubai. Ma lo squadrone di Bjarne Riis annovera un altro trevigiano, Manuele Boaro: il cronoman di San Zenone, che punta alla maglia azzurra, comincerà il prossimo mese in Qatar. Franco Pellizotti e Marco Bandiera, al pari di Coledan, appartengono a una formazione Professional, l'Androni di Gianni Savio. Svanita l'opportunità di affiancare Nibali all'Astana, “Pelli” avrà il Giro come obiettivo numero 1: battesimo a Donoratico, come il compagno Bandiera, tornato in Italia dopo quattro stagioni da emigrante, l'ultima alla svizzera Iam. Ieri hanno raggiunto Marbella, dove si alleneranno fino al 31 gennaio. Andrea Dal Col e Giorgio Cecchinel sono invece al primo anno nel ciclismo che conta e su di loro ha scommesso la Neri Sottoli, l'ex Vini Fantini, con cui gareggiava Gatto. Il primo ha già vinto in Venezuela; l'ex Delio Gallina dovrà aspettare il Costa degli Etruschi. Sono tuttora disoccupati, Mauro Da Dalto e Tiziano Dall'Antonia, non riconfermati dalla Cannondale.
La provincia schiera le nuove Continental Mg Kvis Trevigiani e Marchiol, ma anche otto atleti di terza fascia. L'ultimo a unirsi è stato il crossista Enrico Franzoi, che riabbraccerà la strada e si è accordato con un team italiano. La Marchiol include Andrea Vaccher e Andrea Vendrame, mentre con le insegne di porta San Tomaso corrono Matteo Busato, Gianluca Vecchio e Carlo Brugnotto. Completano il quadro Matteo Collodel, tesserato con il Team Idea, e Sebastiano Frassetto, che ha cercato fortuna alla lussemburghese Differdange.
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