Michele, Davide e Alice: a Treviso la famiglia del karate

TREVISO. Famiglia d’argento. Michele e Davide, padre e figlio, hanno ottenuto un secondo posto a testa al campionato regionale di karate, e non vogliono di fermarsi qui: l’obiettivo non è l’oro, ma di triplicare. Infatti, c’è anche la piccola Alice che da poco più di un anno ha cominciato a praticare questo sport, e la famiglia Colla potrebbe in futuro collezionare una bellissima tripletta di medaglie. Michele Colla, uno dei protagonisti dell’insolita quanto bella storia, il papà per intenderci, racconta com’è andata l’esperienza delle regionali di Padova: «Mio figlio Davide di 15 anni è arrivato secondo nella categoria cadetti, io ho fatto altrettanto tra i veterani. Siamo cinture arancioni, sono 3-4 anni che pratichiamo e dobbiamo ringraziare il maestro Rudi Silvestri e l’istruttore Tania Casagrande.
L’anno scorso Davide è arrivato primo nei campionati regionali dell’ASC, e da quest’anno siamo entrati nella Federazione Italiana Karate. Non siamo agonisti, lo facciamo come appassionati, abbiamo trovato un ottimo insegnante e un’ottima compagnia».
Se la famiglia Colla è d’argento, quella d’oro è della Shotokan Karate Asolo, come continua Michele: «Siamo più di 50 nella scuola, dai bambini di 6 anni agli adulti di 55-56. È una bella scuola, è una famiglia perché, oltre a noi, ci sono altre famiglie, tra cui due campionesse italiane della zona, Elena Zanella ed Erika Gallina, e abbiamo due arbitri, il nazionale Nedo Piccolo e il regionale Cristian Bianchi. Oltre a fare allenamento, si imparano il rispetto, le regole, la disciplina ed è uno sport bello e completo.
Chiunque entri non viene trattato come l’ultimo arrivato, le cinture più alte aiutano quelle più basse e gli inesperti». Come nasce la passione di tutta la famiglia per questo sport? «Siamo appassionati all’arte dell’Oriente, ho portato mio figlio per la prima volta e abbiamo cominciato insieme.
Quando mia figlia ha compiuto sei anni, ed ora ne ha sette, abbiamo provato a portarla e viene molto volentieri anche lei, ci sono molti bambini e imparano, si divertono: hanno capito il funzionamento, stanno alle regole, ascoltano, è molto importante per la scuola questo sport».
E la moglie Mariangela quando vi raggiungerà? «Ha orari un po’ diversi. L’anno scorso la Shotokan Karate Asolo ha promosso un corso per autodifesa femminile che è stato molto bello e molto serio: c’erano i carabinieri, uno psicologo e il maestro Rudi Silvestri ha svolto dei corsi riconosciuti in tutta Europa».
Che cosa vuol dire fare karate? «Non è vero che ci ammazziamo di botte, tutt’altro: bisogna provare. È uno sport sottovalutato: per tanti bambini che hanno problemi di concentrazione e movimenti, questo sport è completo in tutto». Quanto tempo vi prende questo sport? «Facciamo due allenamenti alla settimana, le gare sono una volta all’anno, quelle minori sono di più. Per esempio, il 14 aprile c’è una piccola gara a Vazzola, il 6 e 7 c’è il campionato nazionale, ma lì ci vanno le cinture nere.
Una volta all’anno si fa un esame per valutare la tecnica, la forza, il respiro, le posizioni, tutto, anche in base all’età e sono abbastanza rigidi». Quali sono i prossimi obiettivi della famiglia Colla? «Non ci sono obiettivi sportivi, andiamo avanti. Si sta in compagnia tra amici, si vedrà quello che succede, non abbiamo degli obiettivi: viene tutto spontaneo come questa gara regionale».
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