Mario Corso, la leggenda dell’Inter per i 20 anni del club di Canizzano

NERVESA. Una rimpatriata a tinte nerazzurre. L’Inter club “Giacinto Facchetti” di Canizzano ha festeggiato i 20 dalla fondazione con una bella serata all’agriturismo Paradiso di Nervesa della...
Bolognini Nervesa festa anniversario di fondazione Inter club Canizzano-Treviso, da sx Sergio Spairani, Claudio Trevisan e Mario Corso
Bolognini Nervesa festa anniversario di fondazione Inter club Canizzano-Treviso, da sx Sergio Spairani, Claudio Trevisan e Mario Corso

NERVESA. Una rimpatriata a tinte nerazzurre. L’Inter club “Giacinto Facchetti” di Canizzano ha festeggiato i 20 dalla fondazione con una bella serata all’agriturismo Paradiso di Nervesa della Battaglia. Ospite d’onore il mitico Mario Corso, centrocampista della “Grande Inter” degli anni Sessanta e oggi osservatore per la società. Hanno partecipato anche Sergio Spairani (presidente del Centro coordinamento nazionale Inter club) e, per quanto riguarda il coordinamento veneto, Andrea Rizzi e Stefano Stefani. Oltre 100 i presenti, compresa una rappresentanza degli Inter club di Conegliano, Mogliano, Quinto, Vittorio e Ponte della Priula. «È stata una serata fantastica», racconta Claudio Trevisan, storico presidente dell’Inter club di Canizzano (200 iscritti). «Abbiamo consegnato la medaglia d’oro a Mario Corso per la sua carriera, essendo stato una leggenda del calcio e dell’Inter, dove ha vinto quattro scudetti, due Coppe campioni e due Coppe intercontinentali. È soprannominato “Il piede sinistro di Dio” ed era il pupillo del presidente Angelo Moratti». Una serata in cui a divertisti è stato lo stesso Mariolino Corso. «Massima disponibilità da parte sua», continua Trevisan, «ha girato per i tavoli, concedendo autografi e foto. È nato nel 1941, ma i suoi anni li porta bene. Ha raccontato la sua storia, di quando giocava con i nerazzurri del mago Herrera, in particolare di quel gol segnato nei supplementari a Madrid che permise alla squadra di vincere l’Intercontinentale contro l’Indipendiente». E sull’Inter di adesso? «È un periodo di transizione e di ricostruzione, c’è un nuovo proprietario, si spera in bene», conclude Trevisan.

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DELLA FESTA CON CORSO

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